Mantova. Isabella di Capua Gonzaga, principessa di Molfetta (morta nel 1559). Medaglia celebrativa 1552. D/ ISABELLA CAPVA PRINC MALFICT FERDIN GONZ VXOR. Busto drappeggiato e riccamente ornato a destra; sotto, nel giro, IAC – TREZZO. R/ CASTE ET SVPLICITER. Figura muliebre velata stante a d. accanto a un'ara accesa. Armand I / 242, 7. Toderi Vannel Medaglie I / 97. Magnaguti p. 114, 6. AE. mm. 70.70 Inc. Jacopo Nizzola da Trezzo. R. Piccolo foro d'appensione. Fusione originale. SPL.
Era figlia primogenita di Ferrante di Capua, conte di Alessano, marchese di Specchia, secondo duca di Termoli e principe di Molfetta dal 1522, e di Antonicca Del Balzo[1].
Fu promessa sposa di Traiano Caracciolo, principe di Melfi che sposò nel 1525. Il matrimonio fu annullato poco tempo dopo per motivi politici da Papa Clemente VII nel 1530; nello stesso anno si sposò a Napoli con Ferrante Gonzaga, conte di Guastalla capitano e uomo di fiducia dell'imperatore Carlo V, portando in dote al marito i feudi di Molfetta, Giovinazzo, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti e Campobasso[2] e il palazzo di Alessano. Ebbe inizio il ramo dei Gonzaga di Molfetta.
Isabella è ricordata come una donna adulata da poeti e letterati che le dedicarono madrigali e poemetti per sua bellezza e per le virtù morali.
Morì a Napoli il 17 settembre 1559.
(Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_di_Capua).