Messina. Ferdinando il Cattolico (1479-1516). Doppia tripolina. Sp. pag. 123. MEC p. 328. MIR 236. C. Trasselli "Un aureo barbarico ribattuto in Sicilia " Numismatica Anno IV, n°1, Santamaria, Roma 1963. AU. g. 4.67 mm. 20.00 RRRR. Esemplare pubblicato al numero 236 del catalogo Monete Italiane Regionali Sicilia di Alberto Varesi. BB.
La contromarca con aquila sormontata da F, attribuibile a Ferdinando il Cattolico, rappresenta una delle massime rarità della monetazione dell'Italia Meridionale. La contromarca è apposta su un dinar nordafricano di Abu Amr Uthman (1435-1488). Nel 1489, a seguito di una terribile carestia in Nord Africa, la dinastia regnante si trovò costretta ad acquistare un significante quantitativo di grano dalla Sicilia, che proprio in quell'anno aveva goduto di un raccolto prosperoso. Il grande afflusso inatteso di dinar in oro, mezzo di pagamento, portò alla decisione da parte del Consiglio Reale di legalizzare la circolazione di queste monete apponendovi contromarca che garantisse peso e qualità del metallo dal valore di 14,5 tarì. L'anno successivo, con l'introduzione del trionfo (19 Marzo 1490) i dinar vennero ritirati e fusi. Pochissimi esemplari sfuggirono alla fusione.