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Ferrara, Borso d'Este col titolo di Duca (1452-1471), Ducato, RRRR MIR-243 Bell-10C Fr-261 Au mm 23 g 3,43 solo sette esemplari conosciuti. Sono trascorsi oltre 30 anni dall'ultima volta che questa tipologia venne offerta in vendita in Italia. Era l'asta Montenapoleone 10 del 1990 lotto 11 dove realizzò 48.000.000 di Lire oltre diritti in q.SPL e venne così presentata: "questo rarissimo ducato ci mostra al dritto il ritratto del Duca con espressione pacata, tranquilla e, a ben vedere, anche astuta. Borso, infatti, era amato dai suoi sudditi oltre che per l'immagine di sé che aveva abilmente saputo propagandare, anche per il benessere che era riuscito a creare nello Stato da lui magistralmente retto. Il ritratto, come è stato autorevolmente rilevato, ricorda quello del dipinto a fresco dell'artista Francesco Cossa a palazzo Schifanoia. Il conte Alessandro Magnaguti, poi, nella sua opera (vol. VI, pag. 17), accenna alla possibilità che l'immagine impressa sul ducato che qui descriviamo e illustriamo, possa essere opera del medaglista fiorentino Petrecini. Poiché quella che qui viene presentata è l'unica moneta di Borso d'Este a recare la sua effigie, riteniamo che, per i collezionisti di monete italiane del rinascimento con ritratto, questa potrebbe costituire una stimolante e rara occasione per poter inserire anche questo stupendo profilo tra gli altri che appaiono con maggior frequenza sul mercato numismatico. Infine, per comprendere meglio la insigne rarità di questa moneta basterà considerare che il conio di essa fu inciso e poi il ducato coniato nel breve lasso di tempo che intercorre tra il 14 aprile del 1471, giorno della nomina di Borso a Duca di Ferrara da parte del Pontefice Paolo II, al 20 agosto dello stesso anno data della morte del Duca stesso". In Slab NGC AU53 (Cert. 5789061003)