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Numismatica Ars Classica
Auction 85  24 May 2015
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Lot 3

Estimate: 12 500 EUR
Price realized: 22 000 EUR
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Bologna

Giovanni II Bentivoglio, 1494-1509. Ducato, AV 3,46 g. IOANNES BENTIVOLVS II BONONIEN Busto con berretto a d. Rv. MAXIMILI – ANI MVNVS Stemma inquartato sormontato da aquila. CNI 17 (Antegnate). Ravegnani Morosini 3 (Antegnate). Bernareggi 122 4a (Antegnate). MIR 40. Chimienti 203. Friedberg 60.
Rarissimo e in eccezionale stato di conservazione per
questa emissione. Spl

Ex asta Ratto novembre 1960, 157.
Tra le monete di Giovanni II Bentivoglio, celebratissime in ogni epoca, è indubbiamente lo zecchino la più bella per la delicata plastica chiaroscurale del ritratto, la sapiente resa dei capelli garbatamente scostati a lasciare spuntare l'orecchio, il perfetto equilibrio tra effigie e leggenda. Il rovescio, parimenti interessante si vale di una composizione nella quale lo stemma non occupa – come nella maggior parte dei tipi monetari- l'intero campo ma trova un dosato equilibrio dinamico con la sovrastante aquila ad ali spiegate (che sta a significare una totale copertura protettiva da parte dell'Impero) e con la leggenda divisa in due archi di cerchio che contribuiscono a chiudere lateralmente la composizione. Per quanto si riferisce all'attribuzione dei conî si può tornare a dar fede alla primitiva e tassativa affermazione del Vasari in quanto sembra logico che Giovanni II affidasse al Francia, che era l'artista in maggior evidenza e più esperto a tali opere che frequentasse la sua corte, l'incisione di quelle monete che erano per lui argomento di grande vanto e prestigio: d'altra parte la coerenza stilistica con l'opera del Francia non è da trascurare. Che il suo nome non risulti nei documenti di zecca dipende probabilmente dal fatto che il Bentivoglio fece battere queste monete quasi a titolo personale nel suo palazzo di Bologna.

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