Collezione di monete medievali e rinascimentali dell'Italia meridionale e della Sicilia
Barletta
Carlo I d'Angiò, 1266-1285.
Reale 1266-1278, AV 5,31 g. · KAROL – DEI:GRA Busto coronato e drappeggiato a d.; dietro, giglio e, davanti, croce. Rv. · R – EX:SI+ – +CILI – E Stemma angioino con dieci gigli e lambello con quattro pendenti. CNI –. Spahr 12. Kowalski K3/C3. MEC 14, –. MIR 137. Friedberg
Estremamente raro. Leggera screpolatura di metallo al dr. e debolezze
di conio al rv., altrimenti Spl
Questo realistico ritratto del sovrano rimanda alla sua statua attribuita ad Arnolfo di Cambio (1277), ubicata nei Musei Capitolini. Secondo Michele Guglielmi (La monetazione degli Svevi nell'Italia meridionale, pag. 240) quando con l'ordinanza del 15 novembre 1266 fu aperta la zecca di Barletta, come succursale di Brindisi, da quest'ultima furono distaccati alcuni monetieri per la coniazione di monete d'oro, e precisamente Ruggero d'Amato e / o Filippo Maresca, barlettesi.