Collezione di monete medievali e rinascimentali dell'Italia meridionale e della Sicilia
Brindisi
Carlo I d'Angiò, 1266-1285.
Multiplo di tarì 1266-1278, AV 7,74 g. ?K?DEI?GRA?REX [SICIL] Cavaliere armato di spada, al galoppo verso d. Rv. [DUC?APVLI]E?PRC?CAP? Lunga croce astile accostata da ? – ? = IC – XC = NI – KA; sotto, ai lati, ?A? – ?N?. C. Bonucci, Annali di Numismatica I, Roma 1846, tav. II, 9 (questo esemplare disegnato). CNI 5. Spahr 14. MEC 14, –. MIR 328 (questo esemplare illustrato). Friedberg –.
Della più insigne rarità. Spl
L'attribuzione alla zecca di Brindisi è consentita dalla leggenda del rovescio, che indica il sovrano come duca di Apulia e principe di Capua a differenza dell'emissione coniata a Messina, che invece reca la titolatura di re di?Sicilia. Nelle pubblicazioni (Sambon, Cagiati e CNI) è riprodotto il disegno realizzato sulla moneta del Museo Nazionale di Napoli (collezione Santangelo 526).