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Numismatica Ars Classica
Auction 89  29 November 2015
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Lot 742

Estimate: 25 000 EUR
Price realized: 22 000 EUR
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Collezione di monete medievali e rinascimentali dell'Italia meridionale e della Sicilia
Napoli
Alfonso II d'Aragona, 1494-1495.

Ducato, AV 3,48 g. I DEXTERA*TVA*SIVS*MEA*DNE Busto di Alfonso II coronato e corazzato a d., con rosetta sullo spallaccio; dietro, T. Rv·· ALFONSVS·II·D·G·R·SICILIE:IER· Stemma a tutto campo inquartato di Napoli al 1° e 4°, d'Aragona al 2° e 3°. CNI 8. Bernareggi 184b. MEC 14, pag. 381. Pannuti-Riccio 2b. MIR 88/1 (R3). Crusafont 1062. Friedberg 820a.
Rarissimo. Spl

Superbo ritratto rinascimentale di questo ambiguo sovrano che come Duca di Calabria, distintosi in numerose campagne militari, aveva acquistato nell'intera penisola fama di ottimo capitano. E' ricordato, tra l'altro, per aver liberato Otranto dall'assedio ottomano e cacciato i turchi dal suolo italiano (cfr. medaglie di bronzo firmate da Andrea Guazzalotti, in Armand I, pag. 48, nn. 1-2 "...OB ITALIAM AC FIDEM RESTITVTAM"), ma soprattutto per il ruolo avuto nella soppressione della Congiura dei Baroni: "...risoluto ancor più del padre a porsi netto il dilemma tra potere monarchico e potere baronale" (B. Croce, Storia del Regno di Napoli, Bari 1925, pag 72). Divenuto sovrano, dovette fronteggiare l'odio ed il rancore della nobiltà feudale, così duramente colpita. La campagna promossa contro di lui dagli scampati all'eccidio, dai baroni profughi in Francia e dagli stessi circoli legati a Venezia di cui Alfonso fu costantemente nemico, contribuì a preparare la rapida rovina della dinastia al momento della spedizione di Carlo VIII. Sotto l'incalzare delle forze francesi, dopo aver cercato invano alleanze contro il nemico, dubbioso di se e di tutti e consapevole dell'alone di impopolarità che lo circondava, nella speranza di salvare il regno abdicò in favore del figlio Ferdinando e si rifugiò in Sicilia, per abbracciare l'Ordine olivetano. Questa splendida moneta, i cui conî sono dovuti a Girolamo Liparolo, fu emessa in seguito all'ordine reale del 24 ottobre 1494 emanato a Terracina e diretto a Gian Carlo Tramontano maestro di zecca "...Item alo cugno del ducato da una banda la testa del re de naturale e da laltra banda le arme regale come quelle del alfonsino vecchio; co queste lettere dala banda dela testa: in dextera tua salus mea Domine".

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