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Numismatica Ars Classica
Auction 89  29 November 2015
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Lot 773

Estimate: 30 000 EUR
Price realized: 35 000 EUR
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Collezione di monete medievali e rinascimentali dell'Italia meridionale e della Sicilia
Sulmona

Carlo VIII di Francia, 1495. Carlino, AR 3,58 g. + KROLVS:D:G:R: – FRANCORV:S*I:I Scudo di francia coronato e accostato da K – L; sotto, nel giro, SMPE entro cartella. Rv. + [XP]S:VIN:°XPS: REG:XPS:IMPA: Croce potenziata e gigliata entro triplice cornice quadrilobata. G. V. Fusco, Intorno alle zecche ed alle monete battute G. V. Fusco, Carlo VIII, tav. III, 1 (questo esemplare disegnato). CNI 2 (questo esemplare citato). MEC 14, pag. 385. MIR 787 (questo esemplare illustrato, R5).
Della più grande rarità. Bellissima patina di medagliere, Spl

Ex aste Florange & Ciani 1921, de Ferrari La Rénotiere 38 e NAC-Taisei Spink 52, 1984, 1682. Proveniente dalla collezione Fusco.Papa Innocenzo VIII, in contrasto con Ferdinando I di Napoli a causa del mancato pagamento di quest'ultimo delle quote papali, aveva scomunicato il re di Napoli con una bolla dell'11 settembre 1489, offrendo il regno al sovrano francese Carlo VIII che vantava attraverso la nonna paterna, Maria d'Angiò (1404-1463), un lontano diritto ereditario alla corona del Regno di Napoli. Egli indirizzò le risorse della Francia verso la conquista di quel reame, incoraggiato da Ludovico Sforza, detto Il Moro (che ancora non era duca di Milano ma ne era solo reggente) e sollecitato dai suoi consiglieri, Guillaume Briçonnet e de Vers. Una volta intrapresa la spedizione, la rapida discesa di Caro VIII di Francia non conobbe ostacoli, rivelando improvvisamente l'insufficienza militare degli Stati italiani. Si cita a tal proposito di Alessandro VI: "aver Carlo VIII conquistata l'Italia col gesso dei suoi furieri d'alloggiamento". L'incertezza e la confusione regnavano sovrane tra le truppe degli Stati che cercavano di opporsi alla discesa francese, laddove non si verificò un'avvilente neutralità, e la difesa del Regno di Napoli rimase ormai affidata alle sue sole forze. Sulmona, che pur era di fede aragonese, e l'Abruzzo tutto si sollevarono in favore dei francesi con una rapidità impressionate. Il 22 febbraio 1495 Napoli cadeva in mano francese ma non vi rimase a lungo perché la rapidità della conquista spaventò Milano, Venezia e Roma che, alleatesi in una lega detta santa o di Venezia (prima Lega Santa, 31 marzo 1495), con l'appoggio esterno di Ferdinando il Cattolico e di Massimiliano imperatore, costrinsero Carlo VIII a lasciare Napoli il 20 maggio e raggiungere la Francia alla fine dell'anno. La capitale del Regno rimase in mani francesi dal 22 febbraio al 7 luglio 1495, data del ritorno di Ferrandino,Questo carlino, della più grande rarità, è una preziosa testimonianza di quel travagliato periodo.

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