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Padova. Marco Mantova Benavides (1489 - 1582), giureconsulto e collezionista. Medaglia, circa 1565. D/ M MANTVA BENAVIDIVS PAT I C ET COMES. Busto a destra. R/ FESSVS LAMPADA TRADO. Bue accovacciato a terra a sinistra. Attwood 316. Arm. I, 248,1. Volt. 580. AE. mm. 83.50 Inc. Martino daBergamo. SPL. Marco Mantova Benavides, nacque nel 1489 a Padova; fu il più autorevole giureconsulto padovano del cinquecento. Ammesso a 21 anni nel collegio dei giuristi, si confermò per ben 62 anni come incontestato maestro del diritto. Occupò ancora giovanissimo la cattedra delle 'Istituzioni di Giustiniano', e la Repubblica di Venezia, piuttosto restia ad affidare la cattedra di diritto civile ad un padovano, gli affidò l'onore del 'locum straordinarium' compensandolo con uno stipendio di 800 fiorini, il più alto finora elargito a docenti dello Studio. Per quanto la sua fama si fosse estesa in Italia e in Europa, preferì rimanere sempre nella sua città. La sua attività si esplicò anche nel campo delle lettere e delle arti, che egli protesse e diffuse facendo della sua casa un cenacolo di spiriti eletti; abituali frequentatori erano il Bembo, Marino Sozzini, Tiberio Deciano, il pittore Giandomenico Campagnola e lo scultore Ammannati. La sua casa offriva alla contemplazione dei dotti pregiate collezioni di opere d'arte raccolte dovunque, pitture con quadri del Campagnola, di Raffaello d'Urbino, di Tiziano e dello Squarcione. Il Cavino stesso lavorò al servizio di Benavides e un chiaro segno della familiarità che li legava è rappresentato dalla medaglia di Cavino e del Bassiano (cfr. calco in pasta vitrea ns. ...) con, al rovescio, l'illustre giurista.