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Guido Grandi (1671-1742), matematico e filosofo italiano. Medaglia 1738, bimetallica, con bordo modanato in ottone. D/ D GVIDO GRANDVS ABBAS CAMALD MATHEM PIS VNIV. Busto a destra con zucchetto e mantellina. R/ ΕΥΡΗΚΑ. Su un piano sorretto da due aquile la statua di Minerva con in mano una corona di alloro e una carta spiegata e la statua di Mercurio con caduceo e cornucopia; intorno, libri, carte, un compasso, una sfera armillare, calamaio con penne e una civetta. Tra le due aquile, una decorazione a ventaglio sopra un cartiglio rettangolare con la scritta INVENI. In esergo, AN MDCCXXXVIII/ A. SELVI. F. Vann.Tod. 193. AE. mm. 86.00 Inc. A. Selvi. qSPL. Nato a Cremona nel 1671, Guido Grandi divenne nel 1687 monaco camaldolese. Fu insegnante di matematica del gran principe Ferdinando de'Medici e teologo del granduca Cosimo III; dal 1694 al 1700 fu lettore di filosofia e teologia a Firenze e dal 1714 professore di matematica all'università di Pisa. Morì a Pisa nel 1742 e fu sepolto nella chiesa di San Pierino.
La medaglia fu commissionata al Selvi nel 1738 per celebrare il Grandi, che gravemente ammalato aveva dovuto in quell'anno abbandonare gli studi. La rappresentazione del rovescio fu ideata da Anton Francesco Gori.