L'Aquila. Alfonso I d'Aragona (1442-1458). Carlino. D/ :/\LFONSV:D:G:R:AR:S:C:V (stelline e rosette)
Campo inquartato con le armi di Aragona, Napoli, Gerusalemme e Ungheria palato nel 2° e 3° quarto. R/ :DNS:M:/\DIVT:ET:EGO:D:I:M (stelline e rosette)
Il Re coronato, seduto di fronte fra due protomi di leoni, tiene nella destra lo scettro gigliato obliquamente contro la spalla e nella sinistra il globo crucigero. CNI 171 (Napoli) D.A. 70 var. MIR 76 var. AG. g. 3.58 R. qSPL.
L'attribuzione alla zecca dell'Aquila, sostenuta da alcuni autori come Andreani, risulta più che plausibile dato lo stile, il tondello e la punzonatura di questo carlino. A fondamento di ciò si è appurato che in alcuni carlini aquilani l'aquiletta veniva abrasa al fine di confonderli con quelli napoletani, di lega d'argento più pura.