Palermo o Messina. Guglielmo II (1166-1189). Tarì con monogramma (?). Sp. 106. Travaini 358. D'Andrea-Contreras 358. AU. g. 1.16 mm. 12.00 R. qSPL/SPL.
Il simbolo al dritto, non identificabile per Spahr e Travaini, è stato interpretato dal Balog come la parola araba "bakh " (buono). Per quanto tutt'oggi incerta, l'attribuzione sembra essere in linea con l'aumento dei caratteri cufici delle emissioni in bronzo (Sicilia) e oro (Amalfi).