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Artemide Aste s.r.l.
Auction LI  27-28 Apr 2019
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Lot 749

Starting price: 200 EUR
Price realized: 200 EUR
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Antonio Grimani (1436-1523), LXXVI doge di Venezia e procuratore di San Marco a Venezia. Medaglia uniface. D/ ANTONIVS GRIMANVS PROCVRATOR S. MARCI. Busto a destra con berretto e toga. Armand II, 124, 3. Hill, Corpus 523. Voltolina 157. Peltro. mm. 63.50 Inc. Incisore sconosciuto. R. Foro. Fusione antica. Bel BB.

Nacque a Venezia probabilmente il 17 gennaio 1434. Giovanissimo, viaggiò a lungo sulle galere commerciali diventando, con intelligenza e fortuna, uno fra i più importanti commercianti di pepe della città. Tale era la sua autorevolezza che buona parte dei mercanti veneziani vendeva ciò che egli vendeva e comprava ciò che egli comprava. Quando, in età matura, decise di mettersi al servizio dello Stato, percorse un rapido e prestigioso cursus honorum. Il suo prestigio e quello della famiglia furono rinsaldati dal legame stabilito con la Chiesa con l'elevazione del figlio Domenico alla porpora cardinalizia (1493). Nel giugno 1494, nominato capitano generale da Mar, condusse una vittoriosa campagna navale lungo le coste pugliesi. L'anno successivo fu eletto Procuratore di S. Marco. Il 14 aprile 1499 fu eletto per la seconda volta capitano generale da Mar al comando della flotta che avrebbe dovuto affrontare quella turca: il 12 agosto 1499 attaccò battaglia nelle acque della Sapienza (o dello Zonchio), con esito negativo. Il Grimani, ritenuto responsabile della sconfitta, fu richiamato in patria e arrestato al suo arrivo a Venezia, il 2 novembre 1499. Dopo un processo dalle forti connotazioni politiche, il 12 giugno 1500 il Maggior Consiglio lo condannò alla relegazione perpetua nell'isola di Cherso. Vi restò invece fino al 1502, allorché fuggì, riparando a Roma presso il figlio Domenico. Nominato dal papa uditore di Rota, continuò a chiedere la revisione del processo, prodigandosi nel contempo in favore della patria, specie dopo lo scoppio della guerra della Lega di Cambrai. Operò tanto efficacemente che il 12 marzo 1509 il Maggior Consiglio ne autorizzò il rimpatrio, che avvenne il 12 luglio 1509. A dimostrazione della sua piena riabilitazione nel giugno del 1509 era stato eletto savio del Consiglio e reintegrato nel suo ruolo di Procuratore (a questo periodo dovrebbe risalire la medaglia qui proposta). Il Grimani fu eletto doge il 6 luglio 1521; fu sotto il Grimani che venne coniata la prima osella. (Roberto Cessi - Enciclopedia Italiana Treccani, 1933). Provenance:
Ex Astarte XIX, 2006, lotto 157.
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