Giulio Cesare - Denario (43 a.C., con L. Flaminius Chilo) Testa laureata a d. - R/ Venere stante a s. con caduceo nella mano d. - Cr. 485/1 AG (g 3,46) RRR Contromarche e graffi al D/, bella patina di vecchia raccolta. Superbo ritratto di Cesare naturalmente idealizzato visto che egli era già morto. Nel gennaio del 41 infatti il Senato aveva riconosciuto Cesare come divinità dedicandogli un tempio nel Foro. L'omissione del nome al D/ è sicuramente da legare alla ormai chiara fama, quasi non ci fosse più alcuna necessità di identificarlo con un nome, proprio come era proprio delle divinità riconosciute soltanto a colpo d'occhio da qualche loro attributo.
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