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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 1013

Starting price: 100 EUR
Lot unsold
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Anno 1891 - Esposizione Nazionale di Palermo Bronzo portativa - 44,48 mm - 44,45 gr. - R2 - Opus: Filippo Speranza - Astuccio originale. Al dritto: ESPOSIZIONE NAZIONALE DEL 1891 IN PALERMO Due figure allegoriche in piedi, genio alato pone serto d'alloro sul capo di fanciulla (un operaia), a destra scudo con Trinacria; a sinistra tre blocchi marmorei con mazza appoggiata, sul blocco centrale: GIARBIZZO INV.; a destra lastre marmoree appoggiate con in verticale: SPERANZA. In esergo: SOTTO IL PATRONATO DI S.M. IL RE. Al rovescio: Targa vuota tra rami d'alloro e quercia legati in basso da nastro, sormontata da stella raggiante e da stemma Savoia tra volute, sorretta inferiormente da aquila ad ali spiegate che regge pergamena con gli artigli, sulla quale: S.P.Q.P. Sia il Dritto che il Rovescio hanno doppio bordo a cornice, perlinato. Il 1891 vide l'inaugurazione della "IV Esposizione Nazionale Italiana" di Palermo, la prima nel sud Italia, organizzata con il sostegno di Francesco Crispi. La mostra, i cui padiglioni furono progettati dall'architetto Ernesto Basile, venne inaugurata dal 15 novembre di quell'anno e restò aperta fino al 5 giugno 1892. Fu inaugurata dal re Umberto I e dal presidente del consiglio, il siciliano Antonio Starabba, marchese di Rudinì che aveva da qualche mese sostituito il conterraneo Crispi. Fu articolata in dodici divisioni, su un'area di 130 mila mq, di cui 70 mila coperti, ebbe 7.000 espositori, e furono emessi 1.205.000 biglietti. Furono previsti anche una galleria delle belle arti, una mostra etnografica siciliana e una mostra eritrea. Fu realizzata anche una mostra speciale di elettricità alla quale intervennero 73 espositori, di cui 35 nazionali, 33 francesi e 5 tedeschi. Descrizione dell'Incisore: Filippo Speranza nacque a San Martino al Cimino il 29 gennaio 1839 e morì a Roma il 7 dicembre 1903. Fu un medaglista italiano iniziando la sua formazione artistica a Roma, sotto la guida di Paolo Mercuri. Operativo nella zecca di Roma dal 1861 firmò la sua prima moneta nel 1867, quella da lire 2 ½, valore atipico e non previsto dagli accordi della Unione monetaria latina. Questa sarà l'unica moneta di Speranza per la zecca pontificia. Oltre a quest'unica moneta Speranza disegnerà diverse medaglie, a partire dal 1862. Nella zecca romana, raggiunge la qualifica di incisore-capo. Dopo il 1870 la zecca di Roma diventa l'unica zecca del Regno d'Italia e la firma di Speranza rimane l'unica nelle monete del regno fino alla sua morte. Sono di Speranza oltre alle monete di Umberto I e le prime monete di Vittorio Emanuele III, anche diverse medaglie e le monete ottocentesche della Repubblica di San Marino. Le medaglie e le monete sono firmate sia con il cognome per esteso che con la semplice sigla "S". Pesante colpo al bordo
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