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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 888

Starting price: 250 EUR
Price realized: 320 EUR
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Anno 1825 - Per la morte del re Ferdinando I di Borbone Bronzo - 58,8 mm - 96,32 gr. - C - Opus: Vincenzo Catenacci - D'Auria n. 143 - Ricciardi n. 129. Coniata a Napoli. Al dritto: FERDINANDUS I REGNI UTRIUSQUE SICILIAE REX. Testa del Re a destra. In esergo: DECESSIT PRIDIE NON.IAN./MDCCCXXV. In basso: R.M.P. ("Monetae Praefectus"). Al rovescio: PIO IN HAEREDE SUPERSTES. La Religione stante presso il sarcofago sopra al quale è poggiata la Corona Reale, e sul cui fronte è il prospetto del tempio di S. Francesco di Paola. Accanto una figura di donna e bambini che piangono. Sul sarcofago: D.O.M. / D. FRANC.DE PAVLA/FERD.I EX VOTO. All'esergo: MORTE PRAEREPTUS/AEDE VOTIVA NON ABSOLUTA (Non assolta la sede votiva per morte avvenuta). In basso: REGA INV. CATENACCI F. Ferdinando I di Borbone morì il 4 gennaio 1825, all'età di 73 anni e dopo 65 anni e 90 giorni di regno. Fu sepolto nella Basilica di Santa Chiara, sepolcreto ufficiale dei Borbone delle Due Sicilie. Storia del Reame di Napoli di Pietro Colletta (1848):"Il testamento del defunto re, olografo, fatto nell'anno 1822, accresciuto due mesi avanti al morire, confermava le successioni al trono stabilite da Carlo III suo genitore; chiamava erede al regno il duca di Calabria, Francesco; accresceva all'altro figlio la ricchezza, i doni alla moglie Floridia; gratificava i famigliari; concedeva somme grandi alla Chiesa per celebrer messe, pregava il figlio a mantenere le limosine che faceva in vita. E perciò fu visto che in carità dispensava ventiquattromila ducati all'anno." Nota: Del dritto di questa medaglia furono fatte, con qualche modifica, due grandi riproduzioni in bronzo del diametro di oltre sessanta centimetri per collocarle come ornamento, nella chiave di volta di ciascuno dei due archi a pieno centro che terminano la parte concava del porticato elittico di San Francesco di Paolo. Questi medaglioni sono tutt'ora visibili. Descrizione dell'Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l'attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Minimi colpetti al bordo
SPL
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