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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 890

Starting price: 400 EUR
Lot unsold
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Anno 1825 - Per l'assunzione al trono del re Francesco I di Borbone Bronzo - 61,6 mm - 101,63 gr. - R - Opus: Francesco D'Andrea e Achille Arnaud - D'Auria n. 144 - Ricciardi n. 133. Coniata a Napoli. Al dritto: FRANCISCVS I. ET ELISABETH PP. FF. AA. VTR.SICIL.ET HIER.RR. Teste affiancate a destra del Re e della Regina; in basso, F.REGA DIR. / F. D'ANDREA F. / R.M.P. ("Monetae Praefectus"). Al rovescio: DIVINIS AVSPICIS. Rami di olivo annodati in basso che racchiudono la reale corona su giglio Borbonico, in alto la colomba (simbolo della discesa dello spirito santo) con le ali spiegate si libera fra raggi di luce. Nel giro, in basso, F. REGA DIR MDCCCXXV A.ARNAUD F. Francesco I di Borbone nacque a Napoli il 19 agosto 1777. Fu re delle Due Sicilie dal 1825 fino alla morte avvenuta l'8 novembre 1830. Il 4 gennaio 1825, il padre Ferdinando I morì per un colpo apoplettico a 76 anni, dopo ben 66 anni di regno. Francesco di Borbone salì al trono con il nome di Francesco I. Rinnegando i suoi timidi trascorsi costituzionali, durante il periodo del suo regno mostrò con debolezza le sue inclinazioni più conservatrici e reazionarie, mantenendo in gran parte inalterata la politica del padre Ferdinando I. Secondo Ulloa, generale borbonico e saggista, il nuovo sovrano si interessò poco del governo, che lasciò nelle mani di suoi delegati e consiglieri: tra questi si ricordano Caterina De Simone, cameriera personale della regina, e Michelangelo Viglia, suo valletto personale, che grazie alla loro influenza e alla vicinanza ai sovrani, instaurarono un giro di corruzione grazie alla vendita di prebende, onori e cariche amministrative. Per tutta la durata del suo regno, il governo del Paese rimase nelle mani del Primo ministro, Luigi de' Medici di Ottajano, che aveva anche i dicasteri delle Finanze e degli Esteri, di tendenze moderatamente concilianti con i liberali, Durante il regno Francesco I viveva circondato da soldati, con la paura costante di venire assassinato. Descrizione dell'Incisore: Francesco D'Andrea era un medaglista incisore che lavorò nella zecca di Napoli dal 1825 al 1844. Sotto la direzione di Filippo Rega si perfezionò nell'incisione, alla morte del Rega, Vincenzo Catenacci lo sostituì nella Direzione del Gabinetto d'incisione, liberando così il ruolo di primo incisore che occupò il D'Andrea. Si legge che il 6 agosto 1841, il Controloro Ascione, fece ritoccare al D'Andrea, al rovescio, il conio delle lettere della medaglia premio per le allieve dei Reali Educandati Napoletani perchè risultava consumato. Il D'Andrea lo eseguì nello stesso modo come si lavoravano le pietre dure, con il castelletto a polvere di diamante, ottenendo un orrimo risultato recuperando così in modo ottimale ed economico i conii originali. Achille Arnaud, figlio di Michele, con il quale già realizzava lavori in zecca, operò come incisore dal 1825 al 1834. Venne ammesso alla zecca di Napoli come primo incisore dei rovesci, collaborando con Vincenzo Catenacci e Francesco D'Andrea nell'incisione di molte medaglie e alcune monete borboniche. Ad esso viene attribuito il conio del rovescio della prima Piastra del 1831 di Ferdinando II di Borbone. La sua prima firma la si riscontra sulla medaglia per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone, coniata nel 1825. Achille Arnaud morì nel luglio del 1839, l'ultima sua firma la si riscontra sul rovescio delle medaglie degli Uomini Illustri realizzate nel 1834. Modeste macchie al bordo
FDC
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