NumisBids
  
Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
View prices realized

Lot 912

Starting price: 500 EUR
Price realized: 600 EUR
Find similar lots
Share this lot: Share by Email
Anno 1830 - Gli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie - Flavio Gioia Argento - 40,7 mm - 56,42 gr. - R3 - Opus: Vincenzo Catenacci e Achille Arnaud - D'Auria n. 170. Coniata a Napoli. Al dritto: FLAVIVS GIOJA PYXIDIS NAVTICAE AVCTOR MIRABILIS Busto dello scienziato volto a sinistra. Sotto: V. CATENACCI SCVLP. L. TAGLIONI CON. NEAP. Al rovescio: AD AMALPHIM NAT AN. A. C. CICCCC SECVLO XIV EXCELLVIT Bussola con i punti cardinali. Sotto: A. ARNAUD SCVLP. Flavio Gioia nacque ad Amalfi, tra il 1250 e il 1300 fu, secondo la tradizione, un inventore e navigatore italiano vissuto tra il XIII e il XIV secolo, cui si attribuisce l'invenzione o il perfezionamento della bussola magnetica. È da rimarcare che Marco Polo, al suo ritorno dalla Cina nel 1295, può aver contribuito a diffondere la conoscenza di dispositivi magnetici per la navigazione usati dai Cinesi e dai popoli dell'Asia visitati. La tradizione che attribuisce l'invenzione della bussola a un Flavio Gioia è testimoniata dall'iscrizione della statua eretta in onore di Flavio Gioia "inventore della bussola", che campeggia ad Amalfi. Alcune ricerche storiche, però, hanno indotto il dubbio motivato che Flavio Gioia non sia mai esistito. Secondo un'attendibile ricostruzione, all'origine della leggenda che lo riguarda sta una testimonianza dell'umanista Flavio Biondo, che aveva attribuito agli Amalfitani l'invenzione della bussola. Nel 1511, un altro umanista, Giovanni Battista Pio, riprese l'informazione di Flavio Biondo in questi termini: "Amalphi in Campania veteris magnetis usus inventus a Flavio traditur". La formulazione del testo latino è però ambigua, in quanto il complemento d'agente a Flavio, che nelle intenzioni dell'autore va letto in dipendenza da traditur = "Viene tramandato da Flavio Biondo che l'uso della bussola sia stato inventato ad Amalfi in Campania", può però essere riferito anche al participio passato inventus, ottenendo così: "Si tramanda che l'uso della bussola sia stato inventato ad Amalfi, in Campania, da Flavio", che per effetto di questa seconda lettura - perfettamente lecita sul piano grammaticale - divenne l'inventore della bussola. Così, Lilio Gregorio Giraldi, nel suo De Re Nautica (1540), attribuisce l'invenzione della bussola a tale "Flavio di Amalfi": a questa informazione, lo storico napoletano Scipione Mazzella aggiunse, non si sa perché, quella che "Flavio" sarebbe nato nella località pugliese di Gioia del Colle. La storica italiana Chiara Frugoni, in una ricerca, ha voluto dimostrare la non esistenza di Flavio Gioia. Descrizione dell'Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l'attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Achille Arnaud, figlio di Michele, con il quale già realizzava lavori in zecca, operò come incisore dal 1825 al 1834. Venne ammesso alla zecca di Napoli come primo incisore dei rovesci, collaborando con Vincenzo Catenacci e Francesco D'Andrea nell'incisione di molte medaglie e alcune monete borboniche. Ad esso viene attribuito il conio del rovescio della prima Piastra del 1831 di Ferdinando II di Borbone. La sua prima firma la si riscontra sulla medaglia per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone, coniata nel 1825. Achille Arnaud morì nel luglio del 1839, l'ultima sua firma la si riscontra sul rovescio delle medaglie degli Uomini Illustri realizzate nel 1834. Colpetti al bordo
qSPL
Question about this auction? Contact Nomisma Spa