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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 921

Starting price: 500 EUR
Lot unsold
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Anno 1837 - Seconde nozze del re Ferdinando II di Borbone con Maria Teresa d'Austria Bronzo - 69,9 mm - 138,27 gr. - C (R) - Opus: Francesco D'Andrea e Luigi Arnaud - D'Auria n. 192 - Ricciardi n. 168. Coniata a Napoli. Al dritto: FERDINANDVS II. ET MARIA THERESIA AVSTRIACA REGNI VTR. SIC. R.R. Busti affiancati a destra del Re e della Regina. Sotto il busto: F. D'ANDREA F. In basso: D. CICCARELLI M.P. ("Monetae Praefectus"). Al rovescio: VETERI CONCORDIA NOVO SANGUINIS NEXV FIRMATA (La concordia confermata da una nuova unione di antico sangue). Imeneo (figlio di Dioniso e di Afrodite) riceve una fiaccola da un Genio alato, presso una stele sulla quale sono due colombe e sul fronte gli stemmi dei Borbone e degli Asburgo. Sopra in esergo: L.ARNAUD F. V.CATENACCI INV. All'esergo, FAVSTISS CONIVGIVM TRIDENTI CELEBRATVM V.ID IAN A MDCCCXXXVII. Sotto in esergo: D.CICCARELLI M.P. ("Monetae Praefectus"). Maria Teresa Isabella d'Asburgo-Teschen nacque a Vienna il 31 luglio 1816. Fu Arciduchessa austriaca e regina delle Due Sicilie. Primogenita dell'arciduca Carlo d'Asburgo-Teschen, figlio di Leopoldo II d'Austria, e di Enrichetta di Nassau-Weilburg, fu data in sposa a Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie, vedovo di Maria Cristina di Savoia e padre del piccolo Francesco, suo successore. Il matrimonio venne celebrato il 9 gennaio 1837. Minuta, vestita semplicemente Maria Teresa non sembrava appartenere alla classe nobile di Napoli e non sopportava la vita di corte. Il matrimonio tra Maria Teresa e Ferdinando II, si rivelò felice e sereno. I rapporti tra il figlio Francesco e la matrigna erano formalmente buoni. Francesco assumeva un comportamento di rispettosa soggezione nei confronti di Maria Teresa, la quale ricambiava dichiarando a tutti che lo considerava come fosse figlio suo. Descrizione dell'Incisore: Francesco D'Andrea era un medaglista incisore che lavorò nella zecca di Napoli dal 1825 al 1844. Sotto la direzione di Filippo Rega si perfezionò nell'incisione, alla morte del Rega, Vincenzo Catenacci lo sostituì nella Direzione del Gabinetto d'incisione, liberando così il ruolo di primo incisore che occupò il D'Andrea. Si legge che il 6 agosto 1841, il Controloro Ascione, fece ritoccare al D'Andrea, al rovescio, il conio delle lettere della medaglia premio per le allieve dei Reali Educandati Napoletani perchè risultava consumato. Il D'Andrea lo eseguì nello stesso modo come si lavoravano le pietre dure, con il castelletto a polvere di diamante, ottenendo un orrimo risultato recuperando così in modo ottimale ed economico i conii originali. Luigi o Aloysius Arnaud pittore, incisore, litografo e medaglista, nacque a Napoli nel 1817, per la capacità nell'incisione superò di gran lunga il padre Achille, diventando presto valentissimo incisore dei rovesci, dei dritti, di figure, ornati e caratteri, al contrario dei cultori di quest'arte che solitamente si specializzavano in un solo ramo. Professore presso la Scuola Tecnica di Napoli, eseguì medaglie per diversi eventi ufficiali. Il suo primo lavoro, ancora giovanissimo, fu il rovescio della medaglia per la serie Uomini Illustri "Giovanni Meli" nel 1834. Esordì ufficialmente nel 1837 con il rovescio della medaglia per le nozze di Ferdinando II di Borbone con Maria Teresa d'Austria. Nel 1847 si trasferì a Roma per perfezionarsi sull'incisione di pietre dure, per poi tornare a Napoli riprendendo il posto di incisore nella Regia zecca. Durante la sua feconda carriera di medaglista, troviamo anche medaglioni e lavori in Galvanoplastica, tecnica innovativa che venne introdotta a Napoli dal 1852, ed ebbe la sua applicazione proprio grazie a lui. Si legge che Luigi Arnaud fu l'artefice del dritto della piastra 120 grana del 1855. Morì a Napoli nel 1877. Graffietti di conio sul bordo
FDC
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