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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 931

Starting price: 70 EUR
Price realized: 95 EUR
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Anno 1845 - Per la costruzione della Caserma di Cavalleria a San Pasquale di Chiaia Bronzo - 43,5 mm - 36,18 gr. - R (R3) - Opus: Vincenzo Catenacci - D'Auria n. 207 - Ricciardi n. 289 supplemento (180 a). Coniata a Napoli. Al dritto: SANCTUS PASCHALIS BAYLON Busto del Santo a ¾ a sinistra con mantellina e rosario. In basso: V. CATENACCI F. Al rovescio: nel campo : NEAP . URBI PRAESIDIO CONSTITUTO A. D. MDCCCXLV. San Pasquale Baylón Yubero nacque a Torrehermosa in Spagna il 16 maggio 1540 e morì a Villarreal il 17 maggio 1592. Fu un religioso e mistico spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini. Nato da famiglia di umile condizione, da fanciullo fu allevatore di pecore. Manifestò fin da piccolo la sua vocazione spirituale trascorrendo le lunghe ore del pascolo del gregge in meditazione e preghiera. Imparò a leggere da autodidatta esercitandosi sui libri di preghiere. A diciotto anni chiese l'ammissione al noviziato presso il convento di Santa Maria di Loreto della congregazione dei Frati Minori aderenti alla riforma di san Pietro d'Alcantara, ma riuscì ad esserne ammesso solo due anni dopo. Il 2 febbraio 1564 fece la professione solenne dei voti come frate converso. L'eucaristia fu il centro della sua vita spirituale. Dopo il viaggio Pasquale scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù Cristo nell'eucaristia ed il potere divino trasmesso al papa. Morì all'età di 52 anni, il giorno di Pentecoste, nel convento del Rosario a Villarreal in Spagna, anche a causa delle frequenti mortificazioni corporali alle quali si sottoponeva. Fu proclamato Santo da papa Alessandro VIII nel 1690. San Pasquale è raffigurato spesso nell'atto di adorare l'ostensorio e con accanto un gregge. Nell'iconografia il santo inoltre è stato rappresentato, insieme a san Pietro d'Alcàntara, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo; questo perché a partire dalla metà del Settecento i frati alcantarini, presenti nel sud Italia, erano impegnati nella diffusione del culto della Madonna del Pozzo di Capurso, abbinando i due maggiori santi dell'ordine alla Vergine del Pozzo diffondevano il culto in ogni posto dove erano presenti. Il suo culto, oltre che nel luogo di origine, si diffuse particolarmente a Napoli nei lunghi anni del viceregno spagnolo. Nella tradizione popolare napoletana il nome di Pasquale Baylon è spesso accostato all'universo femminile quale santo protettore; da qui l'invocazione: «San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!». Panorama Numismatico luglio-agosto 2012,Articolo di Francesco Di Rauso: Medaglia di notevole pregevolezza, rarissima in argento e rara in bronzo. San Pasquale Baylon è solitamente raffigurato con accanto un gregge; il Catenacci eseguì questo dritto prendendo come modello il busto d'argento di grandi dimensioni conservato nel Duomo di Napoli, lo stile e l'impostazione della figura centrale, inoltre, richiamano alla medaglia successiva di San Giovanni Giuseppe della Croce e non si esclude che possa appartenere alla stessa serie. A parer mio, nonostante al rovescio quest'ultima faccia riferimento alla costruzione di una struttura militare (Caserma di Cavalleria del quartiere napoletano di San Pasquale a Chiaia), meriterebbe ulteriori approfondimenti. Descrizione dell'Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l'attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Graffi e colpi diffusi
BB
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