NumisBids
  
Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
View prices realized

Lot 933

Starting price: 200 EUR
Price realized: 420 EUR
Find similar lots
Share this lot: Share by Email
Anno 1847 - Re Ferdinando II - Per la repressione della rivolta di Messina Bronzo portativa - 31,5 mm - 18,35 gr. - R2 - D'Auria n. 213 - Ricciardi n. 184 - Brambilla pag. 228. Coniata a Napoli. Al dritto: Rami di quercia e di alloro annodati; nel campo, FEDELTA' sormontato da giglio Borbonico. Al rovescio: MESSINA 1° SETTEMBRE 1847. Il tentativo insurrezionale a Messina era avvenuto il 1º settembre del 1847, ma era stato schiacciato dalla truppa borbonica nel giro d'alcune ore. Gli insorti, capeggiati da Giovanni Krymi, Antonio Pracanica e Paolo Restuccia, s'erano riuniti dinanzi alla piazza antistante al Duomo di Messina, con armi improvvisate ed una sorta d'uniforme, costituita da un ampio camicione bianco e da un cappello a tese larghe con sopra una coccarda tricolore. Le truppe borboniche uscirono dalla Cittadella ed assalirono i patrioti, con un violento scontro durato molte ore e che si concluse con la sconfitta dell'insurrezione. Seguì poi una pesante repressione da parte delle autorità borboniche. Alcuni insorti furono condannati a morte, molti altri costretti alla fuga per salvarsi la vita. Inoltre la polizia torturò duramente l'abate Giovanni Krymi, il sacerdote Carmine Allegra, i cappellani Simone Gerardi e Francesco Impalà, senza però riuscire ad indurli alla delazione. Ancora, le autorità borboniche avevano imposto la chiusura di circoli ed associazioni culturali e sottoposto a controllo l'università. Tutto ciò però aveva rafforzato l'opposizione al regime, ormai estesa a tutte le classi sociali e che poteva appoggiarsi ad una rete molto diffusa e ramificata, costituita da società artigiane, ordini religiosi, monasteri, ambienti accademici ecc. La subitanea insurrezione scoppiata a Palermo all'inizio del 1848 aveva liberato dal dominio borbonico, molto odiato nell'isola, quasi tutta la Sicilia. Tuttavia, l'esercito borbonico aveva avuto cura di conservare il dominio della Cittadella di Messina, che era di grandi dimensioni, potentemente fortificata e per la sua collocazione atta a costituire un'autentica testa di ponte per la riconquista della Sicilia. La Cittadella contava circa 300 cannoni ed una forte guarnigione, al sicuro dietro le mura ed i fossati. Istituita con Decreto del 10 settembre 1847 "per tutti gli individui (circa 3000) dello Stato Maggiore, dei Carabinieri, dell'Artiglieria, del Genio, del 3° e 4° reggimento di Fanteria, dei Veterani e della Marina Reale, che erano sotto le armi durante i fatti di Messina del 1° settembre 1847 e che cooperarono alla repressione dell'insurrezione." Graffi e colpi al bordo diffusi
BB
Question about this auction? Contact Nomisma Spa