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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 941

Starting price: 100 EUR
Lot unsold
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Anno 1850 - Per il ritorno del Papa Pio IX a Roma Bronzo - 43,6 mm - 36,29 gr. - R - Opus: Giuseppe Cerbara - Bart. IV n. 24. Coniata a Roma (emessa il 12 aprile 1850 a cura della Provincia di Frosinone, a ricordo del ritorno del Papa a Roma). Al dritto: PIVS . IX . P . M . EL . DIE . XVII . COR . DIE . XXI . IVN . ANNO . MDCCCXXXXVI . Busto del Papa a sinistra in abito pontificio. Sul taglio spalla: G . CERBARA . F. Al rovescio: QVEM SEDE . ROMANA IMPIE . EXTVRBATVM PROVINCIA . CAMPANIAE INGEMEBAT FOEDERE . CATHOLICO REDVCTVM EXSVLTABVNDA GRATATVR In esergo: MDCCCL. Le prime voci della partenza del Papa, da Gaeta per Roma, si erano diffuse a metà dicembre del 1849, si diceva che Pio IX sarebbe tornato nel suo Stato dopo Natale. La notizia venne presto smentita: si sperava di partire dopo l'Epifania. Il 28 gennaio, Pio IX, scrisse alla Granduchessa di Toscana Maria Ferdinanda, con cui era in cordiali rapporti: "Per una terza volta ho determinato di partire verso lo Stato Pontificio. Vorrei che nuovi ostacoli non si frapponessero, come pur troppo già cominciano. Però sia fatta in tutto la SS.ma volontà di Dio". Solo quando le truppe di occupazione francesi furono ridotte a 10.000 uomini, un concistoro fissò la data del ritorno alla prima metà di marzo. La partenza comunque non era poi così prossima come si poteva credere: si sarebbe effettuata dopo Pasqua, cioè nei primi giorni di Aprile. Molti restavano increduli, benché i preparativi del viaggio fossero ormai evidenti: distribuzioni di decorazioni a chi si era prodigato in quei mesi, affannarsi dei cerimonieri, spostamenti di truppe ai confini del Regno di Napoli per fare da scorta al "treno" papale, pulizie dei vecchi palazzi principeschi semiabbandonati di: Terracina, Frosinone e Velletri, dove il Papa avrebbe pernottato. Il 4 aprile verso l'una del pomeriggio, il Papa si trasferiva in ferrovia da Portici a Caserta, dove avvenne il congedo dalla famiglia reale di Napoli, con cui Pio IX mantenne sempre affettuosi e cordialissimi rapporti, cementati dalle visite che Ferdinando II, accompagnato dai suoi numerosi figlioli, compì in seguito più di una volta a Roma e a Castelgandolfo. Dopo otto giorni di viaggio, il venerdì 12 aprile 1850, alle quattro del pomeriggio, il corteo raggiunse Porta San Giovanni. Erano passati diciassette mesi dalla sera del 24 novembre 1848, quando Pio IX, travestito da semplice prete, era fuggito dalla capitale sulla carrozza del conte Spaur. Descrizione dell'Incisore: Giuseppe Cerbara nacque a Roma il 15 luglio 1770 e morì a Roma il 6 aprile 1856. Fu un medaglista e incisore di gemme italiano. Figlio d'arte, suo padre era Giovanni Battista Cerbara, uno dei migliori incisori e medaglisti romani del '700. Il fratello Nicola Cerbara era anche lui un medaglista ed incisore di monete. La sua abilità lo porta rapidamente ad ottenere riconoscimenti: nel 1812 diventa membro dell'Accademia di S. Luca, nel 1815 dell'Akademie der Bildenden Künste di Vienna, nel 1825 della Royal Academy of Fine Art of Antwerp. Nel 1831 entra a far parte della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon e nel 1834 dell'Accademia Fiorentina di Belle Arti. Nel 1822 diviene Incisore Generale della zecca papale e insieme a Giuseppe Girometti produce le medaglie papali con cadenza biennale. Nello stesso periodo appronta anche conii per monete sia per la zecca Romana che per la zecca di Bologna. Dal 1823 inizia a produrre la serie di medaglie conosciute come Della Lavanda relative la commemorazione della Pasqua. Il Cerbara aveva bottega a Roma.
FDC
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