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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 942

Starting price: 300 EUR
Price realized: 340 EUR
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Anno 1850 - Per l'incoronazione della Vergine Addolorata Bronzo - 60,8 mm - 91,85 gr. - C (R) - Opus: Luigi Arnaud e Raffaele Vernucci - D'Auria n. 228 - Ricciardi n. 195. Coniata a Napoli. Al dritto: FU CORONATA LA VERGINE DE' SETTE DOLORI NEL DUOMO La Vergine di fronte, su nuvola, con cuore trafitto da sette spade, stante fiancheggiata da due angioletti. In basso: T. ARNAUD INV. L. ARNAUD FECE. Al rovescio: DAL P. PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II P. F. A. Scudi affiancati del Papa e dei Borbone, in alto cuore con sette spade. All'esergo: IN NAPOLI MDCCCL. In basso: B. CICCARELLI D. G. R. VERNUCCI F. La storia della Vergine Addolorata ha un inizio preciso: il 15 agosto 1233, quando sette nobili fiorentini iscritti all'Arte dei Mercanti e poeti-attori della compagnia dei Laudesi erano soliti esprimere il loro amore a Maria in laudi davanti un'immagine dipinta su parete di una via di Firenze, come i giullari facevano con la donna amata. Improvvisamente videro l'immagine animarsi, apparire addolorata e vestita a lutto per l'odio fratricida che divideva Firenze. Questi giovani gettarono le armi, indossarono un abito a lutto, istituirono la compagnia di Maria Addolorata, detta dei Serviti e si ritirarono in penitenza e preghiera sul Monte Sanario. I simboli che meglio identificano questo tipo di immagine sono: una, cinque o sette spade conficcate nel cuore, a volte evidenziato con sopra una fiamma; il fazzoletto in mano; il vestito viola o nero del lutto; il volto ovale, inclinato e rivolto a cielo, occhi grandi, bocca piccola da cui traspare la dentatura e mani giunte con dita intrecciate. La chiesa dei Padri Serviti a Napoli è spesso indicata col titolo di Santa Maria dei Sette Dolori. Si tratterebbe di uno dei nomi della Beata Vergine Maria, inserita nel 1703 nel già cospicuo numero dei santi protettori della città di Napoli. Santa Maria dei Sette Dolori, fu la denominazione piuttosto prevalente nell'Ottocento in relazione alla statua della Vergine Addolorata che ancora vi si conserva al suo interno, incoronata direttamente dalle mani di re Ferdinando II, il quale, memore dei benefici ricevuti alla restaurazione del Regno borbonico, fece applicare ad alcuni dei terminali della cancellata ottocentesca i gigli di casa Borbone. La chiesa venne elevata a rango di basilica pontificia per decreto da Papa Pio IX. Descrizione dell'Incisore: Luigi o Aloysius Arnaud pittore, incisore, litografo e medaglista, nacque a Napoli nel 1817, per la capacità nell'incisione superò di gran lunga il padre Achille, diventando presto valentissimo incisore dei rovesci, dei dritti, di figure, ornati e caratteri, al contrario dei cultori di quest'arte che solitamente si specializzavano in un solo ramo. Professore presso la Scuola Tecnica di Napoli, eseguì medaglie per diversi eventi ufficiali. Il suo primo lavoro, ancora giovanissimo, fu il rovescio della medaglia per la serie Uomini Illustri "Giovanni Meli" nel 1834. Esordì ufficialmente nel 1837 con il rovescio della medaglia per le nozze di Ferdinando II di Borbone con Maria Teresa d'Austria. Nel 1847 si trasferì a Roma per perfezionarsi sull'incisione di pietre dure, per poi tornare a Napoli riprendendo il posto di incisore nella Regia zecca. Durante la sua feconda carriera di medaglista, troviamo anche medaglioni e lavori in Galvanoplastica, tecnica innovativa che venne introdotta a Napoli dal 1852, ed ebbe la sua applicazione proprio grazie a lui. Si legge che Luigi Arnaud fu l'artefice del dritto della piastra 120 grana del 1855. Morì a Napoli nel 1877. Raffaele Vernucci svolse la propria attività di incisore dal 1842 al 1850. Di questo artista poco si conosce poiché nei documenti d'archivio non furono riportati dati che lo riguardano. Pur con lo stesso cognome, non risulta abbia avuto una parentela con il più famoso primo incisore dei rovesci alla zecca di Napoli, Tommaso Vernucci. La presenza di Raffaele Vernucci nella zecca di Napoli è confermata dalla sua partecipazione alla realizzazione della medaglia per l'Inaugurazione della ferrovia da Napoli a Caserta del 1846, mentre la sua firma su medaglie da zecche private la troviamo sulla medaglia del 1842 per Premio agli aspiranti naturalisti e sulla medaglia del 1850 Per l'Incoronazione della Vergine Addolorata nel Duomo di Napoli. Difetti di conio al R/
SPL
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