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Anno 1853 - Per l'incoronazione della Vergine delle Grazie Bronzo dorato - 44 mm - 36,88 gr. - R (R2) - Opus: Scipione Catenacci - D'Auria n. 239 - Ricciardi n. 207 - Bart. VII n. 15a. Coniata a Napoli. Al dritto: S. MARIA MATER GRATIARVM ORA PRO NOBIS La Vergine stante col bambino, su nuvola e teste di cherubini, sullo sfondo veduta di Napoli col Vesuvio. Al rovescio: Nel campo: PIO.IX.PONT.MAX FERD. II BORB. REGE P. F. A. S. MARIAE. GRATIARUM. ICON. IN. ECCL. CONG.B. PETRI.A.PISIS. CORONA. AUREA. DECORATA. A. VEN. VATICANO. CAPIT. NEAP. PROCERUM CONCURSU A.R.S. CIC.IC.CCCLIII. In basso: piccolo fregio e sotto: SCIP. CATENACCI FECE. Medaglia straordinaria coniata a ricordo dell'incoronazione della Beata Vergine delle Grazie di Napoli, a cura del Capitolo dei Canonici del Vaticano. La statua della Beatissima Vergine dei Sette Dolori riprodotta sul dritto era venerata a Napoli nella Chiesa intitolata a Santa Maria Ognibene a Toledo. La medaglia ricorda la solenne imposizione della corona aurea sul capo della medesima statua fatta dal pontefice Pio IX per intercessione di Ferdinando II. Recenti ricerche confermano che esistono quattro conii differenti per il dritto e due per il rovescio. Le medaglie sono comunque tutte da considerarsi parimenti rare. Descrizione dell'Incisore: Scipione Catenacci, figlio d'arte del celebre Vincenzo, iniziò la carriera artistica ancora giovanissimo seguendo le orme del padre con la carica di Aiutante Incisore. Il suo periodo di attività fu tra il 1832 e il 1857. La sua prima firma la si trova sulla medaglia per le Allieve dei Reali Educandati di Napoli nel 1832. Poche le medaglie da lui firmate, tra le quali, la firma del rovescio della medaglia del 1836 per il ritorno del re dal viaggio in Austria e Francia e per l'esilio di Pio IX a Gaeta nel 1848. L'ultima sua firma è sulla medaglia del 1857 per l'Immacolata Concezione a Napoli.
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