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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 975

Starting price: 50 EUR
Price realized: 50 EUR
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Anno 1870 - Medaglia premio - Consorzio Agrario delle Provincie Siciliane Bronzo - 45,8 mm - 57,00 gr. - R - Opus: Luigi Gori. Coniata a Firenze. Al dritto: Figura allegorica dell'Agricoltura seduta verso destra, mira il sole raggiante ed indica l'Etna, regge cornucopia e scudo con trinacria; sullo sfondo aratro e girasole. In esergo: L. GORI INC. Al rovescio: CONSORZIO AGRARIO DELLE PROVINCIE SICILIANE Tra rami d'alloro e quercia, legati in basso da nastro. Campo libero per incisione. Sotto: fiore. Tra gli anni '70 e '80 dell'Ottocento le inchieste agrarie andarono evidenziando l'estremo stato di arretratezza delle aree interne meridionali. La crisi agraria ebbe le più gravi ripercussioni proprio al sud per il grave ristagno economico della sua agricoltura estensiva. Fasce sempre più ampie della popolazione furono costrette e rendersi conto che il tempo dell'agricoltura tradizionale era finito. Negli ultimi decenni del secolo si moltiplicarono ed ebbero fortissimo impulso le istituzioni scientifiche e di assistenza tecnica più valide per la promozione dello sviluppo agrario. Contadini e proprietari terrieri accolsero, in genere, con entusiasmo gli insegnamenti agrari che li misero in condizione di affrontare pesanti calamità. La direzione dell'insegnamento agrario, inizialmente affidato a religiosi, ricchi di buona volontà, ma privi di competenza specifica, alla fine del 1869 passarono nelle mani qualificate di Agronomi, che avevano compiuto studi presso Istituti agrari del "continente" ed in Sicilia. Descrizione dell'Incisore: Luigi Gori, nacque a Firenze nel 1838 e morì a Roma nel 1894. Fu incisore fiorentino di medaglie e monete, per molti anni Capo incisore della zecca di Roma, allievo all'Accademia di Belle Arti di Firenze, modellò e incise molte medaglie devozionali, come una morbida figura di San Sebastiano, alla maniera del Pisanello, che fu poi firmata dal Fabbri. Realizzò molte monete e medaglie per il Regno d'Italia. Nella relazione dell'Esposizione Universale del 1867 in Parigi: "Gori Serafino e Luigi di Firenze. Una cassetta contenente sei medaglie di rame con effigie di diversi personaggi illustri ed allegorici, e 26 bottoni di metallo. Il signor Luigi Gori esercita l'arte dell'incisione ed il suo fratello Serafino quella del meccanico, perciò tanto le incisioni come i conj occorsi per le medaglie e bottoni, sono stati fabbricati, torniti e temperati in questo laboratorio (di Firenze). Avendo un merito particolare, stimiamo opportuno segnalarlo." Atti e memorie della R. Accademia di scienze lettere ed arti in Padova del 1831: " ... possiamo ricordare particolarmente: G. Nideröst, Antonio Fabris, Luigi Pichler, Pietro Cinganelli, Luigi Gori; i quali lasciarono sulle monete stesse i loro personali contrassegni (lettere e simboli). Liberatasi la Toscana nel 1859 dall'oppressione della Casa di Lorena, con il Governo provvisorio allora costituitosi, monete furono tratte da coni dell'incisore Luigi Gori..."
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