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Nomisma Spa
E-Auction 13  18 Dec 2019
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Lot 997

Starting price: 40 EUR
Price realized: 40 EUR
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Anno 1882 - Palermo, VI centenario del Vespro, 31 marzo 1882. Il Municipio di Palermo ai comuni siciliani Bronzo - 50,4 mm - 61,24 gr. - R - Opus: Giuseppe Barone. Coniata a Palermo. Al dritto: IL MVNICIPIO DI PALERMO AI COMVNI SICILIANI * Aquila ad ali spiegate dentro scudetto. Ai lati dello scudetto: S.P. Q.R. In basso: BARONE F. Al rovescio: Entro ghirlanda di alloro, fermata da nastri incrociati in alto e in basso: VI CENTENARIO DEL VESPRO XXXI MARZO MDCCCLXXXII. Nota dello storico Francesco Guardione (1917 Nel 1875). Un mese dopo che gli scienziati avevano tenuto il X Congresso in Palermo, la Giunta del Municipio manifestò il pen¬siero di celebrare, il dì 31 marzo 1882 il sesto centenario del Vespro; e la proposta, riferita dal Sindaco, fu approvata ad acclamazione. Sì ricordò in quella seduta che il Vespro, come la Lega Lombarda, se¬gnava uno de' grandi eventi nazionali vantati dall'Italia nel medioevo, e se ne propose la solennità nella patria rigenerala. Da quell'anno al 1880 alla proposta non fu data alcuna iniziativa; ma, costituitosi nella stessa Palermo un comitato per una esposizione artistica ed industriale, si stabiliva d'inaugurarla nei giorno ricorrente la data memoranda del Vespro. Ed allora il pittore Antonio Perdichizzi, pubblicando, su un foglio diffuso, un articolo dal titolo "Un'importante memoria patria obliata", faceva noto che Michele Amari, l'illustre storico de La guerra del Vespro Siciliano, aveva potuto, in seguito a ricerche indefesse, assodare che la chiesa di Santo Spirito, posta nel cimitero di Santa Orsola, edificata nel 1173. era il luogo preciso intorno alle cui mura aveva avuto principio il prologo doloroso della terribile tragedia, ed inculcava che fosse custodita e non ancora messa a rovina. Descrizione dell'Incisore: Giuseppe Barone tipografo ed incisore, era originario di Palermo, dove maturò l'arte tipografica e incisoria. La sua opera si concentrò principalmente sulla tipografia e più precisamente sui saggi per i primi francobolli siciliani. Nel marzo 1858, Giuseppe Barone sottopose all'approvazione del governo delle Due Sicilie, alcuni saggi di francobolli con impresso: R. POSTA DI SICILIA con i gigli e la corona a rilievo, in diversi colori su carta bianca e anche alcuni su carta colorata, ma non furono approvati. Colpetti al bordo
SPL
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