Bari. Ruggero II (1105-1154). Follaro, 1150-1151. D/ La Madonna orante; ai lati, MP - ΘV (madre di Dio). R/ Legenda araba disposta a croce (coniato nell'anno 545); in ogni quadrante, quattro globetti. MEC 14, 227. Travaini 248. D'Andrea-Contreras 137. AE. g. 1.28 mm. 15.00 R. Bel BB.
Per un confronto inerente l'iconografia del diritto vedasi i contemporanei tetartera di Costantinopoli a nome di Giovanni II (1118-1143) e Manuele I (1143-1180). Un ulteriore parallelismo può essere tratto dai folles anonimi bizantini circolanti tra la fine del X e l' XI secolo. La anonimità di questi ultimi, così come per questa emissione, sembrerebbe non solo dovuta alla pietà religiosa ma anche alla possibilità che queste monete avessero un significato di propaganda religiosa nelle provincie conquistate agli arabi. La presenza della data (anno 645 dell'Egira) che appare anche su dei tarì d'oro potrebbe invece lasciare aperta l'interpretazione di una emissione celebrativa in occasione del ventesimo anniversario del regno.