Artemide Aste s.r.l.
Auction LIII 2-3 May 2020
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Lucca. Desiderio Re dei Longobardi (757-773). Tremisse. D/ Croce potenziata accostata da quattro globetti. R/ Astro a sei raggi accantonato da sei trattini o fogliette così da formare rosa o stella a dodici raggi. Cf. CNI 1/9. Bellesia 4/B var. (globetti). Cf. MIR 89. Fried. 480. AU. g. 0.88 mm. 17.00 RRRR. Mancanza del tondello ad ore tre, restaurata. Bel BB.
Con la salita al soglio pontificio di Adriano I i rapporti tra Papato e regno longobardo si acuirono. Il re Desiderio invase i territori pontifici dirigendosi tra la fine del 772 e l'inizio del 773 verso Roma ma si fermò a Viterbo quando ricevette una lettera dal papa che gli minacciava la scomunica in caso avesse proseguito. Stante la fermezza del re longobardo nel continuare i suoi progetti espansionistici, Carlo Magno non vide altra soluzione che intervenire militarmente in Italia. Nella primavera dello stesso anno i Franchi scesero nella penisola sconfiggendo l'esercito avversario nella valle di Susa. Mentre Carlo assediava la capitale Pavia il regno longobardo si disgregava. Quando Desiderio venne sconfitto, Carlo Magno assunse il titolo di Rex Langobardorum accettando quindi che i longobardi continuassero ad esistere come popolo, in tale maniera le città mantennero il titolo di Flavia e la possibilità di battere moneta. Gli stellati a nome di Desiderio presentano una elevata percentuale d'argento, addirittura oltre il 60%, ed il progressivo calo del titolo dell'oro fu dovuto probabilmente alle spese di guerra sostenute per affrontare i Franchi. Per lo stesso motivo se ne coniarono in maggior numero rispetto agli anni precedenti aprendo anche nuove zecche che, per identificarsi, apportavano piccole varianti al conio tradizionale.
Con la salita al soglio pontificio di Adriano I i rapporti tra Papato e regno longobardo si acuirono. Il re Desiderio invase i territori pontifici dirigendosi tra la fine del 772 e l'inizio del 773 verso Roma ma si fermò a Viterbo quando ricevette una lettera dal papa che gli minacciava la scomunica in caso avesse proseguito. Stante la fermezza del re longobardo nel continuare i suoi progetti espansionistici, Carlo Magno non vide altra soluzione che intervenire militarmente in Italia. Nella primavera dello stesso anno i Franchi scesero nella penisola sconfiggendo l'esercito avversario nella valle di Susa. Mentre Carlo assediava la capitale Pavia il regno longobardo si disgregava. Quando Desiderio venne sconfitto, Carlo Magno assunse il titolo di Rex Langobardorum accettando quindi che i longobardi continuassero ad esistere come popolo, in tale maniera le città mantennero il titolo di Flavia e la possibilità di battere moneta. Gli stellati a nome di Desiderio presentano una elevata percentuale d'argento, addirittura oltre il 60%, ed il progressivo calo del titolo dell'oro fu dovuto probabilmente alle spese di guerra sostenute per affrontare i Franchi. Per lo stesso motivo se ne coniarono in maggior numero rispetto agli anni precedenti aprendo anche nuove zecche che, per identificarsi, apportavano piccole varianti al conio tradizionale.