Artemide Aste s.r.l.
Auction LIII 2-3 May 2020
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Medaglia coniata, primo quarto del XVI sec. D/ Testa giovanile a destra (autoritratto del Camelio?). R/ Figura maschile nuda nella posa dell'Ares Ludovisi; davanti, caduceo che si erge da corazza, lancia, elmo e scudo; dietro, civetta. Hill, Corpus, 448. Hill & Pollard, Kress 150. AE. g. 19.16 mm. 30.40 Inc. Vettor di Antonio Gambello (Camelio). Coniazione originale. Bel BB/BB.
Vittore Gambello, detto Camelio, fu medaglista, incisore, scultore e orafo. Fu impiegato presso la zecca di Venezia già dal 1484. Lavorò poi a Roma tra il 1513 e il 1516 presso la zecca papale e tornò infine a Venezia. La nostra medaglia risale agli anni romani. Il ritratto al diritto che Hill presuppone essere quello di Augusto, viene indicato dallo Schwabacher (1944) come un autoritratto. Al rovescio la medaglia raffigura un giovane nella posa dell'Ares Ludovisi. L'Hill (Corpus) annota che la data del ritrovamento della statua dell'Ares Ludovisi è sconosciuta, dunque parrebbe probabile che questo possa essere avvenuto nel periodo in cui Camelio soggiornò a Roma (come suggerisce la nota di Hill & Pollar, Kress). Questo dato si scontra però con l'ormai acclarata notizia che data il ritrovamento al 1622, durante lo scavo di un canale di scolo nei pressi del Palazzo Santa Croce, nel Rione Campitelli (dalle note di Pietro Santi Bartoli).
Vittore Gambello, detto Camelio, fu medaglista, incisore, scultore e orafo. Fu impiegato presso la zecca di Venezia già dal 1484. Lavorò poi a Roma tra il 1513 e il 1516 presso la zecca papale e tornò infine a Venezia. La nostra medaglia risale agli anni romani. Il ritratto al diritto che Hill presuppone essere quello di Augusto, viene indicato dallo Schwabacher (1944) come un autoritratto. Al rovescio la medaglia raffigura un giovane nella posa dell'Ares Ludovisi. L'Hill (Corpus) annota che la data del ritrovamento della statua dell'Ares Ludovisi è sconosciuta, dunque parrebbe probabile che questo possa essere avvenuto nel periodo in cui Camelio soggiornò a Roma (come suggerisce la nota di Hill & Pollar, Kress). Questo dato si scontra però con l'ormai acclarata notizia che data il ritrovamento al 1622, durante lo scavo di un canale di scolo nei pressi del Palazzo Santa Croce, nel Rione Campitelli (dalle note di Pietro Santi Bartoli).