Artemide Aste s.r.l.
Auction LIII 2-3 May 2020
View prices realized
► Sale information
Find similar lots
Alvise Leonardo Mocenigo (1583-1657), comandante supremo a Candia contro i Turchi. Medaglia 1650. D/ ALOY MOCEN P V D IO IO TRIVMPH. Testa a sinistra, all'orlo cornice di rametti di palma e di altri elementi; in alto, corona. R/ LIBERAT NVTRIT CRET. Pianta della fortezza di Candia con ai lati due figure femminili, una con scettro e l'altra con cornucopia; in esergo, VC/ MDCL. Volt. 944. Serenissima II, 46. AE. mm. 44.80 Inc. Incisore sconosciuto. RR. Fusione originale. qSPL.
Appartenente al ramo dei Mocenigo da S. Samuele detti Manoni, Alvise Leonardo, o Alvise II, nacque il 20 marzo 1583 da Alvise Giovanni ed Elisabetta Priuli. Intrapesa la carriera politica, egli ricoprì numerosi incarichi pubblici: fu Podestà e Capitano a Feltre nel 1639, per molti anni Governatore ai Mendicanti, Inquisitore al Sale, Provveditore Generale da Mar e infine eletto Procuratore di San Marco de Ultra il 20 maggio 1648. Presente a Candia dal febbraio 1648, si coprì di gloria riconquistando e difendendo nel 1648 e 1649 i forti della cinta muraria divenendo protagonista di episodi rimasti giustamente famosi. Tornato a Venezia dopo il 1651, già nel 1653 ritornava sui campi di battaglia con il titolo di Generalissimo, ma la morte lo colse nel 1654 a Candia. Ebbe funerali imponenti a Venezia, a spese dello stato; persino i Turchi, alla notizia della morte, gli tributarono l'onore delle armi, trascinando in mare i propri vessilli e velando di insegne e guarnizioni nere le navi.
Appartenente al ramo dei Mocenigo da S. Samuele detti Manoni, Alvise Leonardo, o Alvise II, nacque il 20 marzo 1583 da Alvise Giovanni ed Elisabetta Priuli. Intrapesa la carriera politica, egli ricoprì numerosi incarichi pubblici: fu Podestà e Capitano a Feltre nel 1639, per molti anni Governatore ai Mendicanti, Inquisitore al Sale, Provveditore Generale da Mar e infine eletto Procuratore di San Marco de Ultra il 20 maggio 1648. Presente a Candia dal febbraio 1648, si coprì di gloria riconquistando e difendendo nel 1648 e 1649 i forti della cinta muraria divenendo protagonista di episodi rimasti giustamente famosi. Tornato a Venezia dopo il 1651, già nel 1653 ritornava sui campi di battaglia con il titolo di Generalissimo, ma la morte lo colse nel 1654 a Candia. Ebbe funerali imponenti a Venezia, a spese dello stato; persino i Turchi, alla notizia della morte, gli tributarono l'onore delle armi, trascinando in mare i propri vessilli e velando di insegne e guarnizioni nere le navi.