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Anno 1823 - Per merito nelle Scienze e nella Istruzione in Sicilia Argento - 27,9 mm - 9,42 gr. - R5 - Opus: Fratelli Costanza - D'Auria n. 141 - Ricciardi n. 127. Coniata a Palermo (D'Auria la indica anche senza appiccagnolo). Al dritto: FERD.I.D.G.REGNI SICILIARVM ET HIER.REX. Busto coronato e corazzato del Re a sinistra. Sotto: FF. COSTANZA INC. Al rovescio: LITERARVM . MORVMQ . BONO . La Trinacria con spighe di grano. All'esergo: SVPREMI . CVRATORES . MDCCCXXIII . Mancano gli atti istitutivi della medaglia. Secondo il van Heyden queste decorazioni furono: "accordate principalmente agli ecclesiastici dirigenti l'istruzione pubblica". Secondo il Ricciardi come: "premiazione per l'università di Palermo". Nastro: tre liste bianche e due gialle alternate e sei righe rosse con filetti gialli ai bordi. La normativa scolastica emanata per la Sicilia dopo la restaurazione del 1816, denota una continua e quasi naturale propensione da parte della Commissione di Pubblica Istruzione ed Educazione verso il metodo di mutuo insegnamento. Una propensione che può spiegarsi sia con la presenza, all'interno della Commissione, di componenti ispirati all'empirismo di derivazione inglese come, ad esempio, l'abate Domenico Scinà, sia col mandato, particolarmente estensivo, con cui re Ferdinando I di Borbone affida al Presidente di tale Commissione, il Principe Malvagna, l'incarico di proporre "il modo di estendere alla Sicilia la normativa scolastica emanata per i domini continentali del Regno" tenendo presenti, però, "le circostanze locali" e la "natura" e la "storia" delle istituzioni scolastiche già esistenti. La riorganizzazione del comparto scolastico siciliano prevede da subito l'introduzione del metodo di Lancaster nell'isola attraverso l'attivazione di una scuola di modello centrale a Palermo e di altre scuole di modello destinate alla formazione dei maestri in tutti i capoluoghi di distretto. Descrizione dell'Incisore: I Fratelli Bartolomeo e Luca Costanzo da Sambuca, furono i principali artefici della produzione medaglistica dei Borbone sia a Napoli che a Palermo, dove si recarono nel 1812. Bartolomeo nacque nel 1782 e Luca nel 1784 da Giuseppe Costanza e Giovanna Riggio. Entrambi i genitori, artisti pittori, avviarono i figli all'arte del disegno, dove presero spunto per iniziare ad esprimersi anche sull'incisione del rame e dell'acciaio. Furono assunti dal Governo per l'esecuzione di conii per le medaglie borboniche. I Fratelli Costanza si specializzarono nell'imitazione e riproduzione delle antiche monete greco-sicule, al punto da illudere i più esperti cultori, che le acquistavano come originali. Luca morì di colera nel luglio del 1837, mentre Bartolomeo morì nel 1839. Appiccagnolo divelto, dorata
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