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Nomisma Spa
E-Auction 16  3-4 Jun 2020
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Lot 465

Starting price: 200 EUR
Lot unsold
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Anno 1832 - Gli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie - Alcmeone Bronzo - 40,7 mm - 41,77 gr. - C - Opus: Vincenzo Catenacci e Achille Arnaud - D'Auria n. 176. Coniata a Napoli. Al dritto: ALCMEON QVI DE NATURAE RATIONE SCRIPSIT. Sotto: V. CATENACCI SCVLP. L. TAGLIONI CON. NEAP. Testa del filosofo a destra. Al rovescio: CROTONE NAT. FLORVIT AN. A. C. CXXXIX Gallo che porta nel becco un nastro su cui: NOSCE TE IPSVM. Sotto: A. ARNAUD SCVLP. Alcmeone di Crotone nacque a Crotone il 516 a.C. Fu un medico e filosofo greco antico del V secolo a.C. Nel contesto pitagorico; bisogna subito specificare che non fu un vero e proprio pitagorico, in primo luogo perché elaborò, sì, come i Pitagorici l'idea delle coppie di principi, ma a differenza di essi sceglieva le coppie a caso (e i contrari per lui erano più qualitativi che quantitativi), senza ricorrere a un criterio sistematico. Anche come idee politiche pare che differisse dai Pitagorici, che erano aristocratici legati alla monarchia: Alcmeone fu fiero sostenitore del regime democratico. Aristotele stesso ce lo presenta come un pitagorico "confusionario" e meno rigoroso. Alcmeone effettuò interessanti considerazioni sull'uomo e fu molto interessato alla medicina (lui stesso era medico). Tra le varie sue dottrine, quelle più importanti sono strettamente legate alla dottrina pitagorica con la concezione di salute e malattia: per elaborare questa teoria, egli studiò accuratamente il corpo umano e lo interpretò in analogia con il funzionamento della politica: per lui infatti malattia e salute corrispondevano a due precise situazioni politiche. La salute corrispondeva alla democrazia (più in particolare Alcmeone parla di "isonomia", uguaglianza di leggi), mentre la malattia alla monarchia. Descrizione dell'Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l'attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Achille Arnaud, figlio di Michele, con il quale già realizzava lavori in zecca, operò come incisore dal 1825 al 1834. Venne ammesso alla zecca di Napoli come primo incisore dei rovesci, collaborando con Vincenzo Catenacci e Francesco D'Andrea nell'incisione di molte medaglie e alcune monete borboniche. Ad esso viene attribuito il conio del rovescio della prima Piastra del 1831 di Ferdinando II di Borbone. La sua prima firma la si riscontra sulla medaglia per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone, coniata nel 1825. Achille Arnaud morì nel luglio del 1839, l'ultima sua firma la si riscontra sul rovescio delle medaglie degli Uomini Illustri realizzate nel 1834. Graffietto nel campo del D/
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