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Nomisma Spa
E-Auction 16  3-4 Jun 2020
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Lot 474

Starting price: 200 EUR
Price realized: 200 EUR
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Anno 1850 - Per il ritorno del Papa Pio IX a Roma Bronzo - 58,6 mm - 84,71 gr. - R - Opus: Giuseppe Girometti - D'Auria n. 232 - Ricciardi n. 198. Coniata a Roma (emessa il 12 aprile 1850 per l'arrivo del Papa a Roma). Al dritto: PIO IX PONTIFICI MAXIMO A. MDCCCI. Busto a destra del Papa con abito pontificio. In basso: GIROMETTI F. Al rovescio: PRINCIPI EXOPTATO A DIUTINO FERDINANDI REGIS SICILIAE VTR. HOSPITIO PACE ARMIS SOCIOR . RESTITUTA AETERNAM IN VRBEM REDUCI PROVINCIA ROMANA LVBENS OVANS. Il ritorno del Papa a Roma il 12 aprile 1850, non fece dimenticare le critiche che da ogni parte si erano mosse alla politica seguita a Gaeta, a partite dalla "Motu proprio" del 12 settembre 1849 con il quale istituiva un Consiglio di Stato, una Consulta per le Finanze e prometteva un'ampia amnistia. La situazione dello Stato Pontificio al momento del rientro è penosa: le finanze sono dissestate e l'amministrazione pontificia, ripresone il controllo, inizia una profonda opera di risanamento, che porterà al pareggio in otto anni, un bilancio che nel 1850 presenta un buco di ben due milioni di lire.Il contrasto tra la fuga clandestina e il ritorno era stridente: l'affluenza della popolazione lungo lo stradale percorso da S.S. dal Laterano al Vaticano, le generali acclamazioni, l'universale tripudio giunsero al colmo. Descrizione dell'Incisore: Giuseppe Girometti nacque a Roma il 7 ottobre 1780 e morì a Roma il 17 novembre 1851. Fu un incisore italiano, operante nel campo della glittica nella prima metà dell'Ottocento. Fu anche apprezzato medaglista e incisore della Zecca Pontificia. Non si hanno puntuali notizie biografiche su Giuseppe Girometti, se non quelle poche citate nell'elogio, quasi un catalogo delle sue opere di glittica, redatto da Pietro Ercole Visconti e pubblicato a Roma nel 1833. Da esso risulta comunque l'altissimo grado di maestria raggiunto nell'arte dell'intaglio, ad imitazione degli antichi secondo gli imperanti dettami estetici del Winckelmann, abilità per le quali fu apprezzato e ricercato da committenti di altissimo rango sociale, politico e religioso come nobili italiani e stranieri, cardinali, papi e imperatori. Papa Pio VII lo nominò incisore della Zecca Pontificia, insieme al Cerbara, nomina confermata anche da altri pontefici, proseguendo la commissione di opere importanti sia per le occasioni ufficiali che per le proprie collezioni. Il figlio Pietro, anch'egli incisore, eresse il monumento funebre del padre nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma.
FDC
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