Anno 1878 - Regia università di Napoli - Premio di 2° categoria Argento portativa - 26,5 mm - 10,40 gr. - R2. Al dritto: REGIA UNIVERSITA' DI NAPOLI Stemma Savoia coronato e contornato dal collare della SS. Annunziata, tra rami d'alloro. Al rovescio: PREMIO DI CONCORSO, tra rami di quercia legati in basso, dedica: Vitiello Ludovico 1878. L'Università di Napoli è considerata in assoluto la prima università laica in Europa di tipo statale. Dall'Unità d'Italia, nel 1861, l'Università di Napoli subì delle gravi conseguenze nel momento in cui, dopo la nascita del Regno d'Italia, dovette uniformarsi alla legge Casati, rivelando forti disparità rispetto alle altre sedi universitarie italiane, proprio a causa della numerosità di istituti privati concorrenti. Per merito di leggi specifiche, volte a standardizzare le Università italiane, come il decreto legge del 30 maggio 1875, emanato da Ruggiero Bonghi e il Regolamento del 1876, emanato da Michele Coppino, l'ateneo partenopeo riuscì ad abbattere tali diversità, già evidenziate nel 1860 dal direttore generale della Pubblica Istruzione Francesco De Sanctis, che contribuì energicamente al suo ammodernamento. Nonostante la popolazione studentesca si moltiplicasse, portandola al terzo posto in Europa, dopo Berlino e Vienna, gli edifici a disposizione dell'Università erano carenti e talvolta non adeguati, considerando la maggior parte di essi erano ex conventi riconvertiti. Nel 1884, dopo una violenta epidemia di colera, essendo la struttura del Convento del Salvatore ormai inadeguata, l'Università fu spostata, grazie ad iniziative di rinnovamento urbano, nella nuova sede di Corso Umberto I, dove tuttora risiede.
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