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Artemide Aste s.r.l.
Auction LIV  7-8 Nov 2020
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Lot 633

Starting price: 500 EUR
Lot unsold
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Mirandola. Anonime attribuite ad Alessandro II Pico (1637-1691). Mezzo denaro(?). Chiavi decussate con impugnature trilobate. / Sfera armillare. CNI -; Bellesia -. MIR-.. AE. 0.63 g. 16.70 mm. RRRR. Moneta di estrema rarità. Apparentemente inedita. Inequivocabilmente attribuibile alla zecca di Mirandola per la presenza della sfera armillare al rovescio, richiama per tipologia (stile, peso e identico rovescio) l'esemplare CNI 9, conosciuto in un solo esemplare, denominato mezzo denaro e che parrebbe essere una contraffazione della parpagliola di Mantova con San Carlo e il Monte Olimpo, coniata sotto Carlo I Gonzaga Nevers. Essendo completamente anepigrafe è difficile trovare un prototipo certo per questa moneta, che, dato il milieu storico, è da considerarsi anch'essa una contraffazione. Interessante, a nostro avviso, è metterla in relazione alle emissioni Avignonesi del Seicento, dove fa la sua comparsa una moneta denominata patard. Coniata per la prima volta sotto Gregorio XIII, ancora nel Cinquecento, riappare poi con costanza nelle emissioni papali che vanno dal 1592 (Clemente VIII) al 1667 (Alessandro VII). Altro possibile prototipo, forse più plausibile poiché prossimo anche geograficamente, è il quattrino chiavarino bolognese emesso alla fine del Cinquecento (e ampiamente contraffatto dalle zecche di di Desana, Frinco e Castiglione). Si aprono interessanti prospettive di studio. BB.
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