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Artemide Aste s.r.l.
Auction LIV  7-8 Nov 2020
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Lot 698

Starting price: 500 EUR
Price realized: 660 EUR
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Roma. Giovanni VIII con Carlo il Calvo (875-877) o Carlo il Grosso (881-882). Denaro antiquiore. IOHANS in monogramma. / Busto di San Pietro di fronte, ma un poco a sinistra, barbuto, con manto, testa nuda con corona di capelli, tiene nella destra lunga croce obliqua e sul petto doppia chiave verticale. CNI 5/6; M. 2; Fusconi 18; Berm. 36; Fusconi, G. Un interessante denaro antiquiore di papa Valentino, su Panorama Numismatico 07-08/2019, pp. 27-32. AG. 1.24 g. 22.50 mm. Fratturato, abilmente restaurato, altrimenti SPL.

Interessante moneta oggetto di una querelle numismatica risoltasi solo in tempi recentissimi. Questo antiquiore appare in pubblica asta nel 1913, nella Vendita della Collezione Martinori (P &P Santamaria Roma 24/11/1913, lotto 2845) e, assieme ad altri antiquiores della stessa collezione, viene ritirata prima dell'incanto, in quanto considerata non autentica. E come falsificazione è proposta anche da Fusconi (2012, p. 107; dove l'autore lamenta comunque la conoscenza della medesima solo tramite disegno). Riappare poi di recente in un lotto di tre monete (con un antiquiore di Valentino con Ludovico II e uno di Gregorio IV con Lotario, che proponiamo in asta al n°...) in asta pubblica (2018) assieme agli altri falsi Tardani della collezione Martinori. Fusconi ha modo di osservare direttamente le monete e le riabilita tutte e tre: 'L'interesse di queste tre monete sta nel fatto che il loro confronto con analoghi esemplari sicuramente falsi e con i rispettivi coni Tardani, permette di evidenziare differenze stilistiche sostanziali che tendono ad escludere possa trattarsi di produzioni di questo falsario. Esse inoltre, a mio avviso, sono da ritenersi monete senz'altro autentiche [...] in particolare lo spessore dei tondelli appare assai poco uniforme e il loro taglio molto irregolare, come in genere si riscontra per le monete dell'epoca, e inoltre l'aspetto delle linee di frattura centrali, molto nette e prive di irregolarità, sembra confermare la presenza di un processo avanzato di cristallizzazione del metallo [...]. Evidentemente il loro non ottimale stato di conservazione e la presenza nella collezione Martinori di un certo numero di esemplari indubbiamente falsi, indussero i responsabili dell'asta a ritirare tutte le monete ritenute anche solo parzialmente sospette'. (Fusconi, 2019).
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