Viterbo. Sisto IV (1471-1484), Francesco Della Rovere. Picciolo con il Santo seduto. Stemma semiovale, sormontato da chiavi decussate e tiara. / San Pietro seduto di fronte con chiave e libro. CNI 31. M. 70. Berm. 484. MI. 0.65 g. 15.70 mm. RRR. qBB/MB.
Moneta estremamente rara. Il Muntoni ipotizza che l'esemplare SMR (n° 31 e tav. XX, 9) sia unico.
Sul Corpus è riportato che il Martinori attribuisce il picciolo alla zecca di Viterbo, mentre il Serafini a quella di Roma. Muntoni segue la lezione del Martinori, perchè pur portando il segno dello zecchiere Pier Paolo Mariani (attivo nelle due città), la moneta non ha l'indicazione della città di Roma, come invece pescritto dai capitoli di zecca.