NAC Numismatica SpA
Auction 130 2 Dec 2021
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Pesaro. Giovanni Sforza, 1483-1500 e 1503-1510
Medaglia (1503), Æ 10,95 g. – Ø 28 mm. IO SF CONSTANTII SF F PISAVRI 7 C Busto corazzato a d. Rv. PATRIA / RECEPTA Giogo spezzato. Ravegnani Morosini 3 (prova di testone). Cavicchi PS, –.
Estremamente raro. Buon BB
Nell'opera sulle monete italiane con ritratto di Ravegnani Morosini, alla pag. 282 del terzo volume, l'autore elenca questa tipologia, indicandola come assente nel Corpus, cercando di fare chiarimento circa l'effettiva classificazione del pezzo. Il Ravegnani pone delle perplessità sul fatto che possa trattarsi di una prova di testone e cita un'ipotesi proposta dal Bernareggi secondo la quale potrebbe trattarsi di una prova di doppio ducato mai emesso. Effettivamente l'elegante stile d'esecuzione può dare origine a tale tesi, ma riteniamo che questo raffinato conio possa invece ricondursi, con buona probabilità, proprio ad una medaglia celebrativa emessa per il ritorno di Giovanni Sforza alla signoria di Pesaro. Giovanni infatti tornò in possesso dei suoi domini proprio alla morte di papa Alessandro VI, avvenuta nel 1503, il quale in precedenza lo aveva scomunicato, permettendo così la conquista di quei territori da parte del proprio figlio illegittimo Cesare Borgia, detto il Valentino. Successivamente Giovanni venne riconfermato nella sua investitura da papa Giulio II nel 1504.
Medaglia (1503), Æ 10,95 g. – Ø 28 mm. IO SF CONSTANTII SF F PISAVRI 7 C Busto corazzato a d. Rv. PATRIA / RECEPTA Giogo spezzato. Ravegnani Morosini 3 (prova di testone). Cavicchi PS, –.
Estremamente raro. Buon BB
Nell'opera sulle monete italiane con ritratto di Ravegnani Morosini, alla pag. 282 del terzo volume, l'autore elenca questa tipologia, indicandola come assente nel Corpus, cercando di fare chiarimento circa l'effettiva classificazione del pezzo. Il Ravegnani pone delle perplessità sul fatto che possa trattarsi di una prova di testone e cita un'ipotesi proposta dal Bernareggi secondo la quale potrebbe trattarsi di una prova di doppio ducato mai emesso. Effettivamente l'elegante stile d'esecuzione può dare origine a tale tesi, ma riteniamo che questo raffinato conio possa invece ricondursi, con buona probabilità, proprio ad una medaglia celebrativa emessa per il ritorno di Giovanni Sforza alla signoria di Pesaro. Giovanni infatti tornò in possesso dei suoi domini proprio alla morte di papa Alessandro VI, avvenuta nel 1503, il quale in precedenza lo aveva scomunicato, permettendo così la conquista di quei territori da parte del proprio figlio illegittimo Cesare Borgia, detto il Valentino. Successivamente Giovanni venne riconfermato nella sua investitura da papa Giulio II nel 1504.