NAC Numismatica SpA
Auction 130 2 Dec 2021
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Savoia. Carlo I, 1482-1490
Ducato, AV 3,44 g. KAROLVS DVX SABAVDIE PRINC M Busto corazzato a d., con berretto. Rv. DNS MIChL ADIVTOR Z EGO DESPICIA' Scudo sabaudo, entro cornice quadrilobata, sormontato da nodo d'amore; ai lati, FE – RT. Bernareggi 225. Ravegnani Morosini 3. MIR 225a. Friedberg 1028.
Estremamente raro. In slab NGC AU55, n. di rif. 2093326-001. q.Spl
Ex asta Gadoury 32, 2019, 1496.
Il duca Carlo I, detto il Guerriero, nacque a Carignano nel 1468 da Amedeo IX e Iolanda di Francia. Il suo soprannome è dovuto alla fama di valente condottiero che seppe riportare l'ordine in Piemonte e annettere ai suoi domini il marchesato di Saluzzo. Morì giovanissimo a soli ventidue anni e questo ducato, di grande rarità, ne propone un ritratto interessante. Le monete dei Savoia coniate nei primi anni del rinascimento purtroppo non sono paragonabili per raffinatezza d'incisione a quelle prodotte negli altri Stati italiani. Va detto però che nei decenni successivi verranno impiegati incisori che produrranno ritratti di superba fattura, come testimoniato dai due testoni dei suoi successori proposti ai lotti 727 e 728.
(§)
Ducato, AV 3,44 g. KAROLVS DVX SABAVDIE PRINC M Busto corazzato a d., con berretto. Rv. DNS MIChL ADIVTOR Z EGO DESPICIA' Scudo sabaudo, entro cornice quadrilobata, sormontato da nodo d'amore; ai lati, FE – RT. Bernareggi 225. Ravegnani Morosini 3. MIR 225a. Friedberg 1028.
Estremamente raro. In slab NGC AU55, n. di rif. 2093326-001. q.Spl
Ex asta Gadoury 32, 2019, 1496.
Il duca Carlo I, detto il Guerriero, nacque a Carignano nel 1468 da Amedeo IX e Iolanda di Francia. Il suo soprannome è dovuto alla fama di valente condottiero che seppe riportare l'ordine in Piemonte e annettere ai suoi domini il marchesato di Saluzzo. Morì giovanissimo a soli ventidue anni e questo ducato, di grande rarità, ne propone un ritratto interessante. Le monete dei Savoia coniate nei primi anni del rinascimento purtroppo non sono paragonabili per raffinatezza d'incisione a quelle prodotte negli altri Stati italiani. Va detto però che nei decenni successivi verranno impiegati incisori che produrranno ritratti di superba fattura, come testimoniato dai due testoni dei suoi successori proposti ai lotti 727 e 728.
(§)