Varesi s.r.l.
Auction 79 10 May 2022
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(§) SULMONA - CARLO VIII Re di Francia (1495) Quarto di Carlino. s.d. D/ Stemma coronato e sotto SMPE R/ Croce con le estremità gigliate MIR - CNI - D.A. - Ag g 0,84 mm 17 • Mancante in tutta la bibliografia di settore ma citata su "Miscellanea Numismatica" del 1921, questa moneta probabilmente è stata coniata su un tondello di un Karolus ou dizain o sono stati riadattati due conî precedentemente usati per un Karolus ou dizain di Carlo VIII.
«L'autore, Giovanni Pansa, scrive correttamente che il peso corrisponde alla quarta parte del carlino, ma sostiene che non può chiamare la moneta 'bolognino', 'cella' o 'mezzanino', perché a quell'epoca (1495-1496) queste monete erano cadute in disuso e, pertanto, preferisce chiamarla 'quattrino'.
Preliminarmente, le tre monete citate non erano cadute in disuso, tanto è che ancora fino alla metà del '500, nell'aquilano i conti si portavano ancora in celle e, per di più, celle e bolognini circolarono regolarmente ancora nel XVI secolo (ad es. un bando del 1533 le richiama). Il peso di questa moneta (0,90 g) corrisponde proprio a quello della cella, per cui sarebbe stato giusto non chiamarla 'cella', perché il nome di questa moneta deriva dall'aquila ivi ritratta, ma il Pansa non avrebbe dovuto nemmeno chiamarla 'quattrino', in quanto nel Regno il quattrino era una moneta di mistura.
Siamo quindi semplicemente di fronte a un quarto di carlino d'argento» (Dott. Simonluca Perfetto) buon BB
«L'autore, Giovanni Pansa, scrive correttamente che il peso corrisponde alla quarta parte del carlino, ma sostiene che non può chiamare la moneta 'bolognino', 'cella' o 'mezzanino', perché a quell'epoca (1495-1496) queste monete erano cadute in disuso e, pertanto, preferisce chiamarla 'quattrino'.
Preliminarmente, le tre monete citate non erano cadute in disuso, tanto è che ancora fino alla metà del '500, nell'aquilano i conti si portavano ancora in celle e, per di più, celle e bolognini circolarono regolarmente ancora nel XVI secolo (ad es. un bando del 1533 le richiama). Il peso di questa moneta (0,90 g) corrisponde proprio a quello della cella, per cui sarebbe stato giusto non chiamarla 'cella', perché il nome di questa moneta deriva dall'aquila ivi ritratta, ma il Pansa non avrebbe dovuto nemmeno chiamarla 'quattrino', in quanto nel Regno il quattrino era una moneta di mistura.
Siamo quindi semplicemente di fronte a un quarto di carlino d'argento» (Dott. Simonluca Perfetto) buon BB