BOLOGNA. Repubblica, Monetazione Autonoma, 1376-1401
Bolognino d'oro. Au gr. 3,54 Dr. BONONIA - DOCET. Leone vessillifero rampante verso s. Rv. S PETRVS A - POSTOLVS. Il Santo stante e frontale con chiavi e Vangelo; a s., B. CNI 1; Ch. 65var.; Fried. 113.
Molto Raro. SPL
Il 29 agosto del 1380, la zecca bolognese fu data in appalto a Bernardo, figlio di Nardo, e a Zenobio, figlio di Paolo da Diacceto (Firenze). La B identifica lo zecchiere Bernardo Nardo. La lega doveva essere quella del ducato veneziano, il peso di gr. 3,545 cadauno per un totale di Kg. 108,55 (300 libbre) e ne fuorono coniati, dunque, 30.600 esemplari.
Verso il 1400, la zecca si trovava in Piazza del Nettuno, di fianco al Palazzo Comunale fino al 1428 quando venne incendiata (cit. Salvioni, pp. 345).