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NAC Numismatica SpA
Auction 136  15 Dec 2022
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Lot 236

Estimate: 30 000 EUR
Price realized: 36 000 EUR
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Roma. Clemente VII (Giulio de'Medici), 1523-1534
Giulio, AR 3,79 g. CLEMENS·VII PONT·MAX Busto barbuto a s. con piviale ornato. Rv. MISIT DOMIN – ANG SVVM S. Pietro liberato da un angelo; all'esergo ROMA segno di Giacomo Balducci, zecchiere. Muntoni 48. Berman 843. MIR 806/5 (questo esemplare illustrato).
Estremamente raro. Ritratto di finissima esecuzione e leggera patina, migliore di Spl

Ex asta NAC 90, 2016, 627.
Questa moneta, di grande rarità e conservazione, fu coniata poco dopo il rientro a Roma di papa Clemente VII, avvenuto l'8 ottobre 1529, quando, per il poco tempo passato, il ricordo del sacco e della prigionia in Castel Sant'Angelo, dovevano essere ben nitidi nella memoria sia del pontefice che della popolazione. Tanto che la rappresentazione dell'angelo che libera S. Pietro dal carcere Mamertino e la relativa legenda sono chiare allusioni a quello sciagurato periodo. I conî sono opera di Benvenuto Cellini, anche se l'artista nella sua vita non ne fa cenno. L'abile mano del Cellini è comunque inequivocabile e, da documenti della zecca, sappiamo che all'epoca egli, ovvero il 16 aprile 1529, era stato nominato dal papa unico incisore camerale. A conferma del fatto che l'artista fiorentino era stato assunto alla zecca sappiamo che in data 12 giugno 1529 fu eseguito un mandato di pagamento, il cui originale è conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, per venti ducati a suo favore in qualità di "nuovo maestro delle stampe". Fu successivamente sollevato dall'incarico il il 2 gennaio 1534.
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