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Numismatica Ars Classica
Auction 81  30 November 2014
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Lot 331

Estimate: 20 000 EUR
Price realized: 32 000 EUR
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COLLEZIONE GdF DI TESTONI ITALIANI
Mantova

Quarto periodo, 1510-1519. Federico II marchese di Mantova V, poi duca di Mantova I e marchese del Monferrato I, 1519-1540. Primo periodo: Marchese V, 1519-1530. Testone, AR 9,60 g. FEDERICVS·II·M·MANTVAE·IIIII· Testa nuda a s. Rv. FIDES Il monte Olimpo le cui pendici sono solcate da una strada a spirale; ai lati del monte, alberi e cespugli e, sulla sommità, un'ara. CNI 22. ENH 163. Ravegnani Morosini 9. MIR 450 (R/3).
Della più grande rarità. Bellissimo ritratto di finissima fattura e deliziosa
patina di medagliere, q.Spl / Spl

Ex aste F. Schlessinger 2 maggio 1933, 1135 e A. Hess AG 263, 1994, 1110. qqqqSecondo il Magnaguti, il conio di questo testone, al pari di quello del doppio ducato con simile rovescio, fu opera di Gian Battista Cavalli, incisore alla zecca di Mantova dal 1523. Federico assunse l'impresa del monte Olimpo appena salito al potere. qqqqFederico crebbe tra la corte di Francia e quella papale, dove era stato inviato come ostaggio; alla morte del padre, avvenuta nel 1519, gli successe come marchese di Mantova, sotto la reggenza della madre e la tutela degli zii, Sigismondo e Giovanni. Il 7 aprile 1521 ricevette l'investitura imperiale da Carlo V. qqqqNonostante la poca esperienza militare, venne nominato capitano della Chiesa da Papa Leone X. Questo incarico però lo allontanava dall'orbita imperiale dalla quale Federico si sentì presto attratto. Per evitare un'accusa di tradimento, nei patti militari venne specificato che in caso di ostilità verso l'imperatore il marchese di Mantova sarebbe rimasto neutrale. Questo però era solo un escamotage, in quanto venne stipulata un accordo segreto con il quale Federico si impegnava a combattere anche contro l'impero. In seguito però l'attegiameno del marchese divenne chiaramente filo-imperiale e la madre Isabella, decise di far sparire il compromettente documento pagando Pietro Ardinghello, segretario della Curia e già uomo di fiducia di Leone X, affinché lo distruggesse. qqqqGli anni successivi lo videro coinvolto nelle guerre d'Italia tra Francesco I di Francia e Carlo V imperatore. Morì di sifilide nel1540 e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara.

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